martedì 10 settembre 2013

Fast & Furious 6 (2013) | Recensione

Fast & Furious 6
Voto Imdb: 7,3
Titolo Originale:Fast & Furious 6
Anno:2013
Genere:Azione
Nazione:Stati Uniti
Regista:Justin Lin
Cast:Vin Diesel, Paul Walker, Dwayne Johnson, Michelle Rodriguez, Gina Carano, Luke Evans, Elsa Pataky, Gal Gadot, Joe Taslim

Il cast dei buoni quasi al completo.
Fioretto del giorno numero 1: Mai recensire un film così adrenalinico subito dopo, rischi di scrivere cose da esaltati e da malati di mente.
Fioretto del giorno numero 2: Fanculo il Fioretto numero 1! Bremmm breeeeeeeeeeeemmmmmm!!!

Se avete visto il trailer, sapete cosa aspettarvi da questo film: tamarri in canotta, palestrati contenuti a stento dai vestiti, mostri su quattro ruote che vomitano gas e nitro a profusione, e soprattutto sboronaggine senza confine dove le regole della fisica e del buon senso sono state sotterrate da quintali di N.O.S. ed esplosioni pirotecniche altamente spettacolari. In quattro concise parole: la mia ricetta preferita. Fuck yeah!

Piccolo assaggio di quello che ci aspetta...
Se avete visto, che so, solo il capostipite della serie e avete pensato che non valesse la pena continuare a seguire questa tamarrata elevata ad arte, probabilmente avete sbagliato valutazione. Certo, il franchise di Fast and Furious ha offerto nel tempo un primo film degno della sua fama, un seguito davvero imbarazzante ed un terzo film penosissimo che avrebbe potuto affossare definitivamente la serie. Poi per fortuna i produttori, Vin Diesel per primo, hanno capito come raddrizzare il trend e, con qualche assestamento già a partire dal quarto film della serie (Fast & Furious - Solo parti originali) hanno fatto capire di che pasta sono fatti. Diamo una rinfrescata alla storia di fondo, giusto per fare un po' di nozionismo spiccio.
una Dea con la D maiuscola.
Nel primo film Vin Diesel fa il tamarro Dom Toretto e allo stesso tempo un presunto rapinatore a capo di una gang di piloti di truzzissime Honda Civic nere Stra-Turbo, tutti amanti di corse clandestine su auto modificate. Erano i primi anni 2000 e la parola tuning era all'ordine del giorno. Anche i non appassionati del settore si riempivano la bocca di concetti come molle da assetto, sospensioni a taratura regolabile, minigonne (non pensate male, porcellini miei!), distanziali e neon a tutto spiano, roba da far apparire l'auto modificata come l'astronave aliena di Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo. Paul Walker invece è Brian, un poliziotto di Los Angels che si infiltra nella banda di Toretto con l'intento di smascherare i rapinatori. Beh, evito di raccontare e spoilerare per filo e per segno il film, per quanto sia impossibile parlare del 4°, del 5° e del 6° della serie senza dire che [SPOILER - selezionare col mouse per leggere] Brian abbandona la polizia perché si bomba la sorella di Toretto e ne diventa amico nonché membro della gang [FINE SPOILER]. Insomma, i classici personaggi per i quali il confine fra legale ed illegale è labile e sottile come un'ostia mentre per noi comuni mortali lo stesso confine è largo quanto un transatlantico. Bando alle ciance: Fast and Furious prosegue con il seguito diretto, dove c'è solo il biondo Brian, del quale non ce ne frega un cazzo; per non parlare del terzo film (Fast & Furious - Tokyo Drift), ambientato a Tokyo qualche anno dopo in cui Vin Diesel fa giusto un cameo e bon, finita lì. Temi portanti della serie sono il binomio auto dal 100.000 € cadauna e gnocche dimenanti prima di ogni gara (rigorosamente clandestina).
The Rock e Gina Carrano. Che duo!
Passiamo a bomba al quarto, più interessante, film della serie: F&F - Solo parti originali. Qui vediamo il ritorno di Vin Diesel in pompa magna ed un primo timido allontanamento dal mondo delle corse clandestine - ormai abusate e sempre meno interessanti per il pubblico - per sposare il concetto di film action a più ampio respiro. Come anticipato in apertura di recensione, questa sterzata è stata a mio avviso una boccata d'ossigeno per la serie, per giunta fondamentale per arrivare agli splendidi 5° e 6° film della serie. Innanzitutto il 4° è un prequel del 3°. Il 5° e il 6° sono invece seguiti diretti del 4°, in modo che questi film possono essere considerati una trilogia la cui conclusione è il 3°, e dal quale si riparte per l'annunciato 7°, in arrivo nel 2014. Insomma, un bel casino (ma vah, basta leggere con attenzione questi numeri snocciolati solo apparentemente a caso), ma niente di così drammatico. Il 4° parla di Toretto e Brian che vogliono scoprire chi ha ucciso un membro FONDAMENTALE della banda (non dico chi, per non aggiungere ulteriori spoiler), e si infiltrano in una pericolosa banda di narcotrafficanti, i sospettati numero uno. Fanno macello. Grosso. Il 5° inizia esattamente dove finisce il 4°. E presenta un personaggio assolutissamente fantastico come il poliziotto Capitano Luke Hobbs, interpretato da un iper-proteinico Dwayne "The Rock" Johnson. Beh, Hobbs è un mastino nel vero senso della parola e se fiuta la preda, non la molla nemmeno per un attimo. Hobbs e la gang dovranno però scendere a patti per poter sgominare un potentissimo boss di Rio de Janeiro, artefice di tanti crimini nella città. In mezzo a tutto questo, i Nostri organizzano anche una super-rapina da 100 milioni di dollari e per lo scopo Toretto chiama i migliori sulla piazza: i componenti di quella che lui chiama FAMIGLIA. Vedremo personaggi nuovi ed altri comparsi nei film precedenti della serie, giusto per dare un senso alla continuity. E' nel quinto F&F che vediamo come la serie accantona il tema delle corse clandestine come pilastro portante (ovviamente il tema delle auto massicce non si discute!) e si trasforma in un gradevolissimo caper / heist movie (a dirla in modo grezzo: film che parla dell'organizzazione di una rapina perfetta da parte di una banda). Il tutto con l'iniezione di dosi massicce di sequenze mozzafiato, inverosimili e terribilmente adrenaliniche dove a fare la voce grossa sono i bolidi usati e sfasciati a più riprese da tutti i personaggi. Dopo questo lungo preambolo, arriviamo finalmente al sesto film della serie. A mio avviso, assolutissimamente il migliore finora (e il 7° non lo supererà, purtroppo. Vi spiegherò poi il perché.)
Il pazzo guida codesto gingillo.
C'è in giro per il mondo un (pazzo) criminale che ruba degli artefatti tecnologici che, combinati insieme, saranno in grado di spegnere (!) una città intera. Sulle sue tracce troviamo il grandissimo Luke "The Rock" Hobbs. Il quale si rende conto che da solo non potrà mai farcela. Per azzannare un lupo, gli serve un altro lupo. Per questo motivo, chiederà l'aiuto di Toretto e della sua FAMIGLIA in cambio dell'amnistia e del perdono di tutti i loro crimini. In fondo vivere in paesi senza estradizione non li fa sentire davvero a casa propria e a posto con la loro coscienza. Eppoi perché nella banda del cattivo c'è quello-stesso-personaggio-che-i-nostri-credevano-morto-nel-quarto-film-della-serie. E dato che quel personaggio fa parte della FAMIGLIA, è imperativo categorico kantiano di Toretto andare a riprenderselo. Vedremo quindi tutto il gruppo partire alla volta di Londra dove, con inseguimenti catastrofici sui loro bolidi, mettono a soqquadro la City, seguono un percorso che non esiste nella realtà ma chissenefrega, demoliscono diversi palazzi, devastano le vie nella Piazza del Parlamento (!) partecipando ad una gara clandestina (fatta così, tanto per, giusto per ricollegarsi un po' ai temi della serie), per poi trasferirsi in Spagna dove fra carroarmati che viaggiano a 200 km/h e che spiattellano macchine come se fossero lattine e piloni e guardrail autostradali divelti da autovetture scaraventate a velocità folli, approdano in un aeroporto per la resa dei conti finale: bolidi VS. aereo fottutamente gigantesco in procinto di decollare da una pista più lunga del campo da calcio di Holly e Benji (il sito Empire ha calcolato, in base alla durata della sequenza, la lunghezza della pista: 44 km!).
Parlo di questa scena.
Da queste righe avrete capito una cosa fondamentale: a pigiare a tavoletta non sono solo i protagonisti sui loro bolidi, ma anche regista e squadra di effetti speciali. Tutto quello che gli veniva in mente di più malato veniva realizzato con sommo gaudio da parte del sottoscritto. Le sequenze sono davvero ai limiti dell'assurdo (in fondo, un marchio di fabbrica della serie), e il tutto è volto alla spettacolarizzazione estrema della sospensione dell'incredulità. Per questo aspetto, F&F6 vince su tutti i fronti. Raramente mi sono esaltato al punto da trasfigurarmi in un pazzo con la bava alla bocca di fronte a sequenze così assurde ed adrenaliniche. E la cosa più bella di tutte è che il regista Justin Lin (che ha preso in mano la serie fin dal terzo episodio) ha preteso di ridurre al minimo l'utilizzo di computer graphic: fin dove è stato possibile, l'effetto speciale è stato ricreato dal vivo, usando macchine vere destinate ad essere sfasciate in tutti i modi ed in tutte le salse.

No, dico, non mi credete?
Anche gli stunt sono assolutamente pregevoli. Perché, signori, qui non vediamo solo auto cazzute che spaccano quartieri di città. Vediamo anche a più riprese dei fighissimi scontri di arti marziali grazie all'ingresso nel cast di attori perfetti per lo scopo: prima di tutti Gina Carano (dalla quale mi farei menare MOLTO volentieri in tandem con Michelle Rodriguez. No, non è feticismo.), che dopo una carriera nella MMA (Mixed Martial Arts, Arti Marziali Miste dove ci si saccagna di botte) ha intrapreso quella di attrice ottenendo il ruolo di protagonista in Knock Out - Resa dei conti (Steven Soderbergh, 2012); in secondo luogo grazie all'attore-atleta Joe Taslim che noi malati di action movies abbiamo già visto nello splendido The Raid: Redemption (qui recensito!) insieme alla star Iko Kuwais. Joe qui fa il cattivo, ed è protagonista di una forsennata scena di botte nella metropolitana londinese, con una sequenza in montaggio parallelo in cui Gina Carano e Michelle Rodriguez si dilettano in un terrificante *_* catfight. Infine, per concludere le scene di risse, non possiamo non citare quella in cui The Rock e Vin Diesel citano i grandi Legion of Doom con una clothesline volante. Vedere gif animata, che spiega tutto meglio di mille parole.

Flying clothesline! SPACCAAAAAAAAAAAAAAAAAA!
Insomma, l'abbiamo capito: il film è una GIGANTESCA TAMARRATA. Ma scene action a parte, cosa c'è?
Innanzitutto un gran bel cast, per me decisamente valido, salvo qualche eccezione. Commenti qui di seguito:
  • Vin Diesel -> Dominic Toretto. Il suo ruolo è quello di grugnire, recitare frasi di una riga al massimo, girare con la canotta bianca in qualunque altitudine e latitudine, fare lo sbruffone e usare il cambio rigorosamente manuale. In una scena il buon vecchio Vin cerca addirittura di prodigarsi in un intenso primo piano. Il risultato è un'espressione a metà strada fra un sorriso sghembo e una smorfia da sforzo massimo mentre si medita al cesso. Noi gli vogliamo bene lo stesso.
  • Paul Walker -> Brian O'Conner. Sbeffeggiato e dileggiato dai fan della serie, in effetto il povero Walker è un po' l'oggetto misterioso di tutti i F&F. Nessuno si spiega il perché della sua prolungata e inutile presenza nella serie. A parte sgranare gli occhi azzurri, pare non essere in grado di fare altro. Sergio Leone disse di Clint Eastwood: "Clint a quei tempi aveva solo due espressioni: una con il cappello ed una senza cappello". Ecco. Walker manco a quello, ci arriva. Eppoi Clint Eastwood è un mostro sacro, guaio a chi lo tocca!
  • Dwayne Johnson -> Luke Hobbs. Lasciatemelo dire. Per me The Rock è il valore aggiunto di questa serie. Al di là del fatto che è azzeccatissimo come personaggio, è davvero grande nel rendere la sua possanza, la sua ignoranza (nel senso buono del termine), la sua ottusa protervia. Ed è grosso in modo davvero inquietante, mi sembra quasi il doppio rispetto a quando faceva il wrestler di professione.
  • Michelle Rodriguez -> Letty. Patata suprema, incredibilmente perfetta nel fare la donna tutta d'un pezzo, arrogante, cazzuta e pure gnocca. Fascino latino alla Turbo-Potenza. Qualunque altro commento la sminuisce, ergo non mi prodigo oltre. Poi non stiamo a sottilizzare sul fatto che da sempre lei interpreta sempre e solo questo ruolo: a me sta bene così.
  • Tyrese Gibson -> Roman Pearce. Beh, la macchietta che si produce in battute e dialoghi divertenti e sbruffoni non può mai mancare. Tyrese ci sta bene. Ripescato dal secondo della serie (2 Fast 2 Furious), l'attore è in realtà cantante da disco di platino ed ex-modello. Sticazzi.
  • Jordana Brewster -> Mia Toretto. A me Jordana non è mai piaciuta. L'avevo apprezzata giusto come scream queen in "Non aprite quella porta - L'inizio", il prequel del reboot anni 2000 dello storico quasi omonimo horror. Ha un visino irritante e per di più si mette con quell'ameba di Brian. Insomma, un personaggio che non ha senso d'esistere.
  • Ludacris -> Tej Parker. Spalla della macchietta comica Tyrese Gibson, poco altro da aggiungere se non che la sua presenza serve più a spingere la colonna sonora, dato che anche lui è un rapper multimilionario in patria.
  • Luke Evans -> Owen Shaw. Il supercattivo! E lo fa bene. Risulta credibile (in senso relativo, calato in un contesto così irrealistico), ti fa venire voglia di spaccargli la faccia con un frontale usando una delle flip car da lui utilizzate nella sequenza di Londra. 
  • Sung Kang -> Han. Come da copione multietnico, un asiatico - coreano, in questo caso - non può certo mancare. Simpatico, timido, abbastanza inutile ma allo stesso tempo personaggio importante come collegamento fra la trilogia 4-5-6 e il terzo film della serie.
  • Gal Gadot -> Gisele Harabo. Utile per aumentare il tasso di patata nel film.
  • Elsa Pataky -> Elena Neves. Altra patata. Scelta non certo per l'assonanza col cognome. Ma perché lo è. E poi mancava una bionda.
  • Gina Carano -> Riley. No, dico, c'è da aggiungere altro? Seconda solo a Michelle Rodriguez, ha un suo (gran) bel perché. Patata e viulenza condensate in un solo personaggio. (lacrime, prego).
C'è materiale per il Neurone Numero 4, siete avvisati...

Tipo questo catfight... *_*

Super action!
Dunque: il film offre un lato action davvero di categoria superiore; il cast è indovinatissimo; il regista è uno dei migliori di questo genere - Justin Lin si è fatto le ossa con F&F - Tokyo Drift ma di film in film ha migliorato esponenzialmente la resa visiva dei suoi film. Le inquadrature sono pulite e cinetiche allo stesso tempo, aiutate da una fotografia davvero perfetta e, in certi punti, patinata sullo stile di Michael Bay. Solo nella scena finale in aeroporto si è esagerato con il buio, forse per mascherare piccoli difetti di montaggio ed effetti speciali, rendendo le fasi concitate un po' più difficili da seguire. Ma, cazzo, la telecamera si muove dove deve muoversi, il ritmo è GRANDIOSO, e il risultato è così roboante che tutti i suoi difetti scompaiono, spazzati via da una sgommata di pneumatici e protossido d'azoto.

Daytona Charger '69
Altri aspetti? Per gli appassionati, sicuramente c'è il gioco di riconoscere i modelli di auto usate nel film. Al di là del fatto che il 5° mi aveva dato più soddisfazioni solo perché lì ne avevo riconosciute di più, non posso non storcere il naso nel vedere un'Alfa Giulietta (nuovo modello) sfrecciare in una delle scene clou di fianco a mostri sacri come Dodge Charter Daytona, Ford Mustang, Aston Martin DB9 e BMW M5. Gran colpo commerciale per la Fiat, questo non si nega, ma... ma per favore!

Insomma! Questo film è davvero così perfetto?
Certo che no! Il punto debole, come è facile intuire, è dato dalla trama. Certo, è a modo suo solida, quasi coerente, ma presenta molti buchi di sceneggiatura grandi come una casa, e lo spessore dei personaggi, tutto sommato, non è che faccia gridare al miracolo. Ci troviamo di fronte ad una sequenza infinita di cliché e frasi fatte, ma nel contesto in cui sono calati, fanno sì che l'effetto finale non stoni più di tanto, anche se i più esigenti storceranno il naso. Gli amanti del cinema d'essai, va detto, è meglio che ignorino del tutto film come questi. Resta solo l'aspetto dell'appassionato di auto e di tuning estremo. Come si pone di fronte a questo film? In molti si sentiranno orfani dello spirito tradito del primo film, dove l'accento era sul fenomeno del tuning, come già detto. Io, che appassionato non sono a questi livelli pur lavorando nel settore automotive, devo ammettere di non sentire molto questa mancanza; preferisco di gran lunga la sterzata decisa in direzione dell'action puro.

Action puro (si vede nel trailer)
In definitiva, F&F6 è un perfetto esempio di film ignorante, sborone, tamarro, grezzo, ma con una sua identità ed una sua anima grazie alle quali si farà adorare dall'appassionato che non chiede molto: soltanto due ore e 9 minuti di divertimento in cui poter staccare il cervello, sgranare gli occhi e farsi cascare la mascella di fronte alle amene assurdità proposte dagli stunt. Promosso su tutta la linea, comparto musicale a parte (vedere commento). Ahug.

Nota finale: è stato annunciato Fast & Furious 7. Gaudio e tripuidio! E, udite udite, nel cast al momento sono stati annunciati JASON STATHAM, TONY JAA e KURT RUSSELL! Solo questi tre nomi insieme in fanno urlare: CAZZOOOOOO F&F7 SARA' L'EXPENDABLES DELLE AUTO!
C'è solo un grosso interrogativo che pende come una spada di Damocle sull'intera produzione: la Universal ha annunciato e preteso che il film uscirà nel 2014. Justin Lin non se l'è sentita di iniziare la produzione del 7° perché questo avrebbe comportato una riduzione del tempo a disposizione per la post produzione di F&F6, facendolo invariabilmente calare di qualità. Purtroppo temo che il poco tempo a disposizione non permetterà al subentrante regista James Wan (una gallina dalle uova d'oro nel campo dell'horror grazie alla sua saga Saw l'enigmista e film del calibro di Insidious e L'evocazione - The Conjuring) di sfornare un prodotto altrettanto curato e roboante. Spero vivamente di essere smentito.

(auto)ironia. Bwah bwah bwah! [esilarante meme su internet]

Il Pagellone!
Così è deciso!
Trama: 5,5
Sono in realtà indeciso se assegnare una (stiracchiata) sufficienza o restare nel limbo del "si poteva fare meglio". Ok, voto quest'ultima! Purtroppo il film soffre di buchi di sceneggiatura evidenti e di salti spazio-temporali non sempre ben giustificati. Ma detto fra noi: chi se ne frega?
Musiche: 3
L'hip pop mi fa cagare, insieme al rap è una roba immonda che non riesco a considerare nemmeno lontanamente come musica per le mie orecchie. Purtroppo l'intera serie è funestata da questa orrida cacofonia di rumori e pezzi parlati. Ma posso dire che per chi apprezza questa roba, la colonna sonora fa il suo degnissimo lavoro (dategli anche 8, per quel che vale). Dato che decido io, dico che è tre (3). Gne gne gne. Eppoi il rombo dei motori copre tutto.
Regia: 8
Justin Lin è proprio bravo. Qui si è prodotto in un film davvero corposo e massiccio dove camera, fotografia e montaggio si combinano in un gran lavoro di pregevole fattura. In sede di recensione ho aggiunto il perché.
Ritmo: 9,5
Se non ci fosse stato quel fottutissimo quarto d'ora alla Prison Break dei poveri con Paul Walker, il film avrebbe preso un 10 sparato. E sarebbe stato il primo a raggiungere tali vette in questo blog. Peccato. Per il resto, è inutile commentare oltre, qui si parla di un TGV a cui sono stati tolti i freni, scagliato a folle velocità contro lo schermo.
Violenza: 7
Niente splatter, per carità. E nemmeno tanto sangue. Ma quando vedi il carro armato che passa sopra le auto in movimento e le schiaccia come se fossero formiche, beh capisci che il film non è adatto al convento delle Suore Marcelline.
Humour: 6,5
Niente che faccia sganasciare dalle risate, ma F&F6 è un film che si prende in giro da solo. Autoironia a manetta, citazioni a go go sul resto della saga, scene quasi divertenti qua e là. Insomma, niente palla al piede!
XXX: 1
Non do zero solo perché non posso dare zero ad un film con Michelle Rodriguez e Gina Carano, per quanto vestitissime e castissime.
Voto Globale: 9
Toglietemi pure il saluto, voi che l'avete schifato! F&F 6 è l'action che aspettavo dai tempi di Die Hard 3 - Duri a morire e Arma Letale 4.

Ed ecco qui l'intervento del Neurone Numero 4! Di patata carne al fuoco ce n'è tanta, mi sono dovuto limitare a quattro immagini per donzella in modo da non fare torto a nessuna. In ordine alfabetico: Elsa Pataky, Gal Gadot, Gina Carano, Jordana Brewster e Michelle Rodriguez. Yo!


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1 commento:

  1. Come azione va benissimo, ci mancherebbe. Se volassero un po' meno sarebbe meglio, fa ridere la scena di quando lo prende al volo, quasi batte (quasi eh) Mission Impossible, anche quello oramai al delirio dell'impossibile.
    Cmq da vedere, si !!
    Bella,
    Alex

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