martedì 3 febbraio 2015

Vampiri dagli abissi (2013) | Recensione

Vampiri dagli abissi
Voto Imdb: 3,3
Titolo Originale:Bering Sea Beast
Anno:2013
Genere:Fantascienza / Horror
Nazione:Stati Uniti
Regista:Don E. FauntLeRoy
Cast:Cassie Scerbo, Brandon Beemer, Jaqueline Fleming, Jonathan Lipnicki

Disclaimer per i seguaci del Piccolo Bon Ton: questa recensione è particolarmente incazzata. Se il blando turpiloquio qui contenuto disturba la vostra delicata sensibilità, evitate di proseguire. I TeleTubbies sono lì che vi aspettano a braccia aperte!

Lo sconforto degli attori traspira da questo intenso primo piano.

Ci sono delle volte in cui sarebbe meglio ascoltare quei piccoli segnali che ti pizzicano il cervello e ti dicono: "Non farlo! Non farlo! Non far...". E ci sono delle volte in cui ignori scientemente proprio quei segnali e poi te ne penti amaramente. Un po' come quando stai per attraversare di corsa un prato con la speranza di non pestare una merda di cane. O come quando individui con precisione chirurgica una fila alla cassa del supermercato perché è chiaramente la più veloce. O come quando leggi la trama di Vampiri dagli abissi, un miliardo di campanelli d'allarme squillano all'unisono in modalità "MINCHIATONA ALERT" e tu, imperterrito, ignori tutto perché, sì, tu sei un genio, la sai lunga e di errori non ne fai mai. Poi finisce che nella boazza ci sprofondi e l'unica cosa che ti resta da fare è buttare via le scarpe mentre imprechi in sumero arcaico; la coda alla cassa si blocca mestamente perché lo stronzo davanti a te ha messo nel carrello un articolo non prezzato e mezzo personale del supermercato sta sclerando per trovare il codice giusto; e Vampiri dagli abissi è una merda tale per cui il Rimpianto del Tempo Perduto ti farà creare aforismi così roboanti  che finiranno nelle miriadi di condivisioni di Baci Perugina & Gattini su Facebook. Se pensate di notare una vaga nota di risentimento nelle mie parole, vi dico col cuore in mano: sì, ci avete preso!
Cassie Scerbo is not impressed.
Tramina giusto per aggiungere un po' di caratteri e prolungare la tortura. Siamo in Alaska, in qualche isola remota in zona Stretto di Bering, dove le condizioni climatiche sono proibitive, di esseri umani ce ne sono pochi e quelli che incontri sono appena appena più simpatici dei liguri nelle località di villeggiatura della Riviera di Ponente. Owen è un giovanotto che viene dalla civiltà ed è appena stato assunto da una famiglia locale, composta da: Babbo (non ricordo il nome), la figlia Donna (Cassie Scerbo), il fratello Joe, più un campionario di gente tranquillamente sacrificabile. Questa allegra combriccola scandaglia i fondali marini perché convinta che lo stretto di Bering sia il Nuovo Klondike: tante pepite d'oro sono lì che aspettano, annidate fra murene, granseole, sogliole e bestie assortite del mar-del-sarcazzo. Durante una battuta di caccia, un tizio che forse è lo zio, forse un amico fraterno del babbo, si immerge e viene trucidato da una bestia mai vista prima: un Vampiro degli Abissi! Questi esseri, che si pensava appartenessero solo ad una leggenda locale, sono simili alle mante, ma con la capacità di volare fuori dall'acqua, con una miriade di denti acuminati, con una coda velenosa e con un mantello che alla bisogna le avvolge come se fossero dei piccoli Dracula sottomarini.
Il Terrificante Conte Dacula.
Il Conte Dacula al confronto è più terrificante di Predator a cui hanno impiantato i geni di un Velociraptor. Questa uccisione mette in moto una serie di avvenimenti che non provo nemmeno a spiegarvi e che portano alla trucidazione di umanità assortita. Vi basti sapere che fra i vari personaggi sbuca la biologa marina Megan che da anni è sulle tracce dei Vampiri degli Abissi e che, per completare i suoi studi e conoscere il nemico, impone di non uccidere il primo esemplare trovato. Ah, quale fatale errore! D'altronde il più grande insegnamento dei film horror è che nulla si può contro l'imbecillità umana.
Vampiri dagli Abissi è un film SyFy (primo campanello d'allarme), tv-movie (secondo campanello d'allarme), a basso budget (terzo campanello d'allarme) con Cassie Scerbo come protagonista (quarto campanello d'allarme) e un voto medio imdb del 3,3 (qui nessun campanello, il mio cervello sorvola su questo punto). Già dal primo dialogo ho capito a cosa sarei andato incontro. Ma voi lo sapete, no? Ho premuto Play. E per contratto, vado avanti fino alla fine.

Un Vampiro dagli Abissi mentre recita l'Amleto. Ah, la dignità perduta!

Dicevo del primo dialogo. Che è andato più o meno così:
Owen il belloccio si presenta, appena sbarcato: - Salve, sono il nuovo arrivato per quel posto che avete offer...-
Tizio del posto, mugugno che suona pressappoco così: - Belin. Loda ö mà ma stanni a cà. [1]
Owen, indicando Cassie Scerbo: - Lei è la tipa che mi ha offerto il posto?
Tizio del posto: - Fòscia. [2] -
Owen, con sguardo da furbetto: - Però! Magari me la dà anche, che dici?
Tizio del posto: - Dà retta a me: l'ommu u l'è cumme u cravettu: o u meue zuenu o u divente beccu. [3]

Quasi non credevo alle mie orecchie. Già per essere il primo dialogo del film (e quindi una sorta di benvenuto allo spettatore) è di una tristezza infinita; l'inverosimiglianza delle battute di Owen hanno solamente completato l'opera. Da quando ti presenti ad un forestiero e gli chiedi se la tizia è disponibile? Capirei fosse stato un porno, ma non è questo il caso.
Seconda situazione ai confini della realtà: la studiosa Megan trova il cadavere della prima vittima (ricordate? Tipo lo zio o l'amico fraterno del babbo). Megan si reca dall'allegra famigliola.
Megan: - Scusate, ho trovato questo cadavere, è vostro?
Donna: - Belin, fòscia. [2]
Megan: - Non avete denunciato la scomparsa?
Donna, a muso duro: - Ma una manica di cazzi tuoi, no?
Invero, l'assurdità di questo dialogo (ovviamente le battute non sono propriamente queste, anche se garantisco sul fatto che il senso sia rimasto intatto nella sua brutalità) è tale per cui ho passato il tempo con gli occhi sgranati:
1) Megan trova un cadavere e non batte ciglio.
2) Donna apprende che lo zio (o l'amico fraterno del babbo) è morto, e non batte ciglio.
3) L'unica preoccupazione di Donna è che nessuno sappia della morte del tizio (lo zio o l'amico fraterno del babbo) perché c'è in corso un'asta per comprare il pezzo di mare dove si presume ci sia il filone d'oro e dove, dettaglio tutt'altro che trascurabile, è schiattato proprio il tizio (l'amico o lo zio fraterno del babbo, insomma, avete capito).
Poi per fortuna dal cadavere escono fuori tanti vapirelli che seminano zizzania e il dialogo ha una sua naturale conclusione. Ma l'irrazionalità dei protagonisti e l'assurdità dei dialoghi è un peccato mortale che non si dovrebbe mai e poi mai compiere... nemmeno in una produzione di serie Z.
Terza scena assurda: radio e tv locali iniziano a strillare sul fatto che è in arrivo una tempesta di quelle per cui lo Stretto di Bering è così famoso. Inizio a sfregarmi le mani e mi dico: - Che bello, la classica situazione in cui oltre ai mostri c'è il bordello del tornado che isola i protagonisti, obbligati a superare le avversità della Natura mentre i mostri li decimano a poco a poco! -
Scena successiva: il tornado è passato, non è successo un cazzo di niente.
In sottofondo, s'ode un abitante del posto che mugugna: - Tanta tremadda, poca ceuvadda. [4]
Quarta scena assurda con SPOILERONE ANNESSO! OCIO! PAURA! GOMBLODDO!!11!1!
La studiosa Megan mUore durante il combattimento finale. Sapete una cosa? Non me ne sono minimamente accorto! Son dovuto tornare indietro per capire cosa fosse successo, perché di punto in bianco non la vedo più tra i personaggi. E, sì, per un microsecondo si vede che fa una brutta fine... e la storia va oltre, come se non fosse successo nulla.

Alien mi fa una potente pippa.
Ok, non mi dilungo ulteriormente: non penso sia necessario fornirvi altre prove di quanto questo film sia uno dei peggiori che mi sia mai capitato di vedere. La sceneggiatura è terrificante. La recitazione è di pari livello. Pensavo che Cassie Scerbo fosse una gnocca (l'avete già vista! In Sharknado! Quinto campanello d'allarme inascoltato!) con capacità recitative almeno a livello "Base". Invece qui è proprio una cagna. Talmente cagna che il suo essere gnocca qui svanisce come i Vampiri colpiti dai Bazooka di Luce (vedere una foto qui in giro). Sugli altri attori stendo un velo pietoso, i nomi non mi dicono niente e non ho nemmeno voglia di andare a vedere su Imdb se hanno fatto qualcos'altro di noto. Gli effetti speciali sono da raccapriccio. Per altri film del genere ho usato termini di paragone quali "Commodore 64", "ZX Spectrum" o "Atari VCS". Qui siamo a livelli ancora più infimi: Pelota della Polistil. Non c'è assolutamente niente che si salvi dallo sfacelo più desolante. Fatevi un favore, sul serio: evitate questo film come la peste. E' talmente brutto che non entra nemmeno nel Gotha delle Cagate Micidiali.

Può solo ambire al paragrafo successivo.

Video Games Polistil. Mejo della PS4.

Vampiri dagli abissi è migliore o peggiore di Robotropolis?
E' la prima volta che mi sento in estrema difficoltà nel rispondere a questa domanda. Il voto finale, che sicuramente avrete già sbirciato, è il medesimo. Quindi è quantomeno allo stesso livello. Ma c'è una cosa che lo rende leggerissimamente migliore di Robotropolis: ha un finale e non una desolante schermata nera. Sticazzi, scusate se è poco.

Vampirello imbrattato di sangue. Miiiiii che ppauuuura, il Conte Draaaaaacula!

SPOILER SUL FINALE (altamente filosofico e con una delle Grandi Domande dell'Umanità)
I protagonisti rimasti in vita (Owen, Donna, Joe il fratello) viaggiano su un motoscafo mentre il tramonto rosso fuoco inonda l'inospitale Stretto di Bering. Owen sorride: Donna ha risposto in modo ambiguo alla sua domanda. Gliela darà. Ma si riferiva all'offerta di lavoro, o a...? [puntini di sospensione] L'esterrefatto spettatore rimarrà con questo grosso interrogativo non svelato. Alla sua malata fantasia il compito di trovare una risposta degna.

L'Arma Definitva. Cowabungaaaaaaaa!

Note
[1] Loda il mare o stai a casa
[2] Forse!
[3] L'uomo è come il capretto: o muore giovane o fatalmente diventa becco (cornuto).
[4] Tanto tuonare, poca pioggia.

Cassie Scerbo preferiamo ricordarla così.



Il Pagellone!
Così è deciso!
Trama: 3
Al di là della prevedibilità della storia e al di là della location che è sicuramente interessante, la sceneggiatura è assolutamente agghiacciante. Un compendio di cazzatone che non dovrebbero mai essere inserite, neanche nel filmino delle vacanze delle medie.
Musiche: 4
Se c'erano, non me ne sono minimamente accorto. Sarà stato il solito score composto inserendo note a casaccio in qualche sequencer elettronico freeware.
Regia: 4
Piatta, senza guizzi, incapace di cavare sangue dalle rape. Il nulla elevato a nulla.
Ritmo: 6
Perlomeno non manca di ritmo. Ogni sequenza d'azione è intervallata da un dialogo inutile e tedioso che spiega il background dei protagonisti. Dei quali, va detto, non ce ne frega un emerito cazzo.
Violenza: 5
Ha un sacco di potenziale inespresso, questo film. L'idea dell'incubazione è presa di peso da Alien ma è resa in modo talmente grottesco che sembra di assistere all'omicidio di Teddy Ruxpin.
Humour: 0
Non fa minimamente ridere, né volontariamente, né involontariamente. Semplicemente, lascia esterrefatti gli spettatori.
XXX: 0
Meglio non sprecare materiale interessante per questo film...
Voto Globale: 2
Due. Come Robotropolis. Quindi la Merda Fatta Film. Senza dignità, senza guizzi, talmente brutto che nella classifica dei film più brutti arriva solo secondo, rendendo Robotropolis tuttora inarrivabile.

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