mercoledì 24 febbraio 2016

Spectre (2015) | Recensione

Spectre
Voto Imdb: 6,9

Titolo Originale:Spectre
Anno:2015
Genere:Azione, Spionaggio, Avventura
Nazione:Stati Uniti, Gran Bretagna
Regista:Sam Mendes
Cast:Daniel Craig, Léa Seydoux, Christoph Waltz, Ralph Fiennes

Ooooohhh! Brilla il C4, brillano i miei occhi! (è il titolo del prossimo Bond 25)
Recensione iper-velocissima, perché noi qui non stiamo mica a pettinare le bambole!

Aneddotica spicciola del Giampy: Spectre è stato il film più lungo che abbia mai visto. Ho iniziato alle 15.00 e l'ho finito alle 23.00. No, non è il Decalogo di Kieslowski, è stata la mia visione ad essere interrotta più e più volte causa nuova arrivata in casa, una pargola oggi di tre settimane piccina picciò. La stessa pargola è il motivo della recente scarsa frequenza di aggiornamenti del blog, spero mi perdoniate. Dopo essermi cosparso il capo di cenere e aver trovato una scusa plausibile per la mia prolungata assenza, torniamo a bomba sulla recensione in oggetto che, lo premetto, non sarà spoiler-free (siete avvisati!).

Scena dal piano sequenza iniziale. Gran bel inizio!
James Bond / Daniel Craig
Spectre è il ventiquattresimo film della serie di 007 nonché quarto con l'attore Daniel Craig. Non mi metto qui a tediarvi sul Craig Sì / Craig No, ognuno ha le sue idee su quale possa essere stato il miglior James Bond, quello che qui conta è se il film funzioni o meno. A quei due o tre interessati, dico che come attore resto legato a Sean Connery, foss'anche solo perché è quello con cui fin da piccolo ho iniziato a seguire la saga, complici i miei genitori e un ciclo su Rai 1 a fine anni '80 che li trasmise tutti a cadenza settimanale. Grazie a 007 ho poi scoperto l'esistenza dei gadget fichissimi, anzi a dire il vero, quando ero piccolo l'unico motivo per cui li guardavo era lo scoprire cosa Q avesse in serbo per Bond. Crescendo, l'interesse si è spostato sulle Bond Girl, ma è inutile rinvangare questo recente passato, ora che ho raggiunto la pace dei sensi. Scusate, mi sono perso per strada: a me i vari attori che nel tempo si sono succeduti son piaciuti tutti, l'unico su cui avevo dubbi è stato proprio Daniel Craig, tanto che i suoi film li ho visti con un ritardo oserei dire colpevolissimo. Beh, mi sono ricreduto: se da un lato non ero mai stato convinto dall'aspetto fisico (d'altronde, chi avrebbe mai immaginato che Putin fosse credibile come agente segreto britannico?), dall'altro ero convinto che fosse proprio il personaggio, come personalità, a non essere propriamente centrato. Beh, mi sbagliavo.
Ogni accoppiata Bond / Attore aveva un tratto peculiare:
  • Sean Connery -> Magnetico
  • George Lazenby -> Inadatto
  • Roger Moore -> Simpatico
  • Timothy Dalton -> Incazzato
  • Pierce Brosnan -> Sborone
E ora con Daniel Craig ne abbiamo una nuova -> Tormentato.

Léa Seydoux / Madeleine Swann
Vi dirò: ci sta alla grande. All'inizio ero convinto che la sua faccia sempre così rigida e compassata facesse a pugni con quelle sardoniche di Connery o Brosnan (quest'ultimo, forse, è quello che meglio ha combinato i due Bond Connery / Moore, peccato che i film fossero più la fiera del "vorrei, ma non posso"). Ma guardando in successione i film a partire da Casino Royale (2006), devo dire che ha tutto un suo perché ed una sua coerenza, fino ad arrivare ad un Bond debole, fragile e, sì, invecchiato, come quello visto in Skyfall. Ecco, il percorso intrapreso da Daniel Craig ci ha regalato un personaggio diverso da quello a cui eravamo abituati fino a quel momento, e questo probabilmente ha spiazzato i più. Il reboot messo in atto a partire da Casino Royale è stata un'operazione ben costruita, che ha unito con un sottile filo rosso i film successivi, cosa mai avvenuta precedentemente nella saga. In Spectre, purtroppo, questa crescita del personaggio si interrompe bruscamente e per me è uno dei punti di demerito del film.
Facciamo qualcosa di diverso dalle altre recensioni: questa volta elencherò per punti perché Spectre mi è piaciuto, perché no, cosa mi ha lasciato indifferente per poi tirare le somme finali.

Dave Bautista / Mr. Hinx: cattiveria suprema
Spectre: perché sì
  • Citazionismo a go go: i film di 007, soprattutto quelli più recenti, sono pieni di rimandi a quelli precedenti. Al di là di alcuni riti consolidati nel tempo (il Vesper Martini "agitato, non mescolato", l'Aston Martin, i già citati gadget, la pistola Walther PPK), qui vengono citati vestiti, location e battute di molti film precedenti: lo smoking bianco di Connery o il maglione scuro a collo alto di Moore, per non parlare della rissa sul treno (ci torniamo) che cita Dalla Russia con amore, Bond in solitudine che parla con un animale (Una cascata di diamanti), scena finale sul ponte (007 Bersaglio mobile), Austria e Marocco come ambientazione (007 Zona Pericolo) e tanti altri che non ricordo nemmeno più.
  • Qui farò inorridire i più, ma pazienza. Léa Seydoux / Madeleine Swann: ho letto molte critiche su di lei, e non sono d'accordo. A me è piaciuta parecchio. Siamo lontanissimi dalla mia Bond Girl preferita di sempre (Eva Green / Vesper Lynd in Casino Royale, casualmente sempre con Daniel Craig) e pure dalla seconda (Kim Basinger / Domino Petachi in Mai dire Mai, anche se il film non rientra nel Canone Ufficiale di 007) e, ok, anche dalla terza (Sophie Marceau / Elektra King in Il Mondo non basta). Ma se la gioca per la quarta posizione con Olga Kurylenko e Famke Janssen. Sì, nella mia top 3 non c'è nemmeno una delle Bond Girl "storiche": ne sono consapevole ma, sinceramente, vedere Ursula Andress spesso in prima posizione mi ha leggermente stracciato i maroni. Oh. Detto questo, il personaggio di Madeleine mi è piaciuto parecchio, ma ha funzionato molto poco il suo rapporto con James Bond (vedere punti negativi, più sotto). Presa di per sé, resta a mio avviso un'interpretazione molto buona.
  • Dave Bautista nella parte di Mr Hinx, il supercattivo manesco che ricorda Jaws. Non che ci volesse un'interpretazione alla Actors Studio, ma Bautista ha offerto un personaggio memorabile già dalla sua prima apparizione fino alla battuta finale con cui si congeda dal film: "Oh, shit." ("Cazzo." nell'edizione italiana) che, spero di non sbagliarmi, sono anche le sue uniche parole pronunciate.
  • Spectre ha alcune scene davvero ben fatte. La prima è la prolungata rissa sul treno, che dura dieci minuti buoni o forse anche più, omaggio dichiarato a Dalla Russia con Amore. Bond si scanna brutalmente con Hinx sfondando cabine, mobili, suppellettili e, non contento, si tromba Madeleine. Cosa volere di più?
  • Ma Spectre ha anche una sequenza di 5 minuti iniziali tutta in piano sequenza, assolutamente splendida come realizzazione. Non importa se probabilmente c'è stato l'ausilio della CGI, quello che conta è la resa finale davvero eccellente: Messico, festa del giorno dei morti, Bond è in mezzo alla folla, poi la sequenza lo segue mentre entra in un albergo accompagnato da una gnocca locale, sale le scale, prende l'ascensore, entra in camera, rifiuta le avances della suddetta donna, va sul tetto del palazzo e spara ai suoi obiettivi. Stacco, il palazzo crolla con un boato e Bond atterra su un divano. Io vado in solluchero con queste cazzate, lo ammetto.
  • Fotografia e scenografia di alto livello: gran lavoro nella scelta delle location, ottime le riprese. Visivamente parlando, il film è eccellente. Qualche parkinson-camera di troppo in alcune scene concitate, ma non ho provato troppo fastidio.
Nella stessa inquadratura, la Bella e la Bestia (Madeleine / Blofeld - Cristoph Waltz)

Spectre: perché no
  • Sceneggiatura: non ci siamo proprio. Molte scene, prese singolarmente, sono ben fatte, ma a mancare è il collante fra di esse, tanto che spesso si perde il filo della successione causa-effetto. Perché i personaggi prima erano lì, poi sono là? Boh? L'effetto è quello di una produzione poco attenta alla successione degli eventi e alla costruzione dei personaggi, qui appena abbozzati. Non si spiega perché Bond, dopo la storia avuta con Vesper Lynd, capitoli di fronte ad una biondina con l'Arco di Trionfo tra gli incisivi che non aveva mai visto prima, senza che nel frattempo sia successo alcunché di memorabile per cementare il loro legame. Può starci in uno 007 (è successo con Connery e Brosnan, ad esempio), ma non è in linea con il personaggio costruito su Craig. Pessimi perché telefonati e totalmente prevedibili i colpi di scena legati ad alcuni personaggi, C in primis.
  • Christoph Waltz / Blofeld. Senza nulla togliere all'attore che è un grande ed anche qui si è ben distinto, è proprio il personaggio Blofeld ad essere sbagliato. Gli hanno appiccicato un passato in comune con Bond, senza approfondirlo più tanto al punto da relegarlo ad una banale scaramuccia tra fratellastri, ben illustrata dalla metafora che lui stesso usa, paragonando Bond all'uccello cuculo che butta fuori le uova dai nidi altrui. Inoltre, non te lo fanno vedere ma lo fanno raccontare a lui stesso: c'era Blofeld dietro tutti gli avvenimenti dei tre film passati, ma non è che se un personaggio mi dice: "Sono stato io, puppa!" io poi dovrei sgranarmi gli occhi dallo stupore, non funziona così. E, per inciso, non basta far vedere Blofeld mentre accarezza il gatto bianco con la mano ingioiellata per far trasparire tutto il carisma di un cattivo storico della saga. Peccato.
  • Poco prima parlavo dei gadget, uno degli elementi caratteristici dei vari 007. Qui ce ne sono davvero troppo pochi: Aston Martin DB10 con con qualche accessorio che richiama quella degli anni '60 e un tristissimo orologio bomba, peraltro usato in una scena cruciale ai fini della trama. Troppo poco, devo dire: sono rimasto parecchio deluso da questo aspetto.
  • A proposito dell'Aston Martin DB10: fico che l'abbiano usata, fico anche che sia un prototipo in dieci pezzi costruito appositamente per il 50esimo di James Bond e specificamente per questo film... ma dovevano proprio farla finire dentro il Tevere? Tristezza a palate!
  • Accoppiata titoli di testa + canzone iniziale più atroce di sempre. Soprattutto la canzone, per me veramente inascoltabile. Ridatemi Adele, porco mondo. E non sono un suo fan.
  • Il finale, veramente di poco impatto e deboluccio. Anzi, il finale è un po' l'unione di diversi finali uno dietro l'altro, probabilmente qualcuno è di troppo. Non critico tanto l'happy ending (altri 007 hanno avuto una conclusione così), quanto il fatto che dopo tutto il tormento della relazione con Vesper Lynd, risulta poco credibile una "fuitina d'amore" finale con Madeleine dal momento che il rapporto tra i due non è che abbia avuto quella gran crescita e quel gran svolgimento durante l'arco narrativo di tutto il film.

Notare l'intensità della tappezzeria sullo sfondo.
Spectre: e sti gran cazzi?
  • Monica Bellucci: uno si aspettava, visti i terribili precedenti, una roba immonda data la sua inconsistenza attoriale (1), ma alla fine si vede solo 10 minuti e non fa tanti danni.
  • Sam Mendes: il regista. Siamo lontani da Skyfall, film molto più autoriale se vogliamo dire. L'impressione è che il regista abbia voluto smarcarsi il più velocemente possibile (in senso relativo) e che quindi abbia svolto solo il compitino.
  • Spectre è fondamentalmente un film solo per fan. Prima di tutto della saga di Craig, perché seppur debolmente, cerca di riannodare tutti i fili dei tre film precedenti; secondo, perché solo chi conosce bene tutta la saga bondiana può cogliere le finezze che gli sceneggiatori e i costumisti hanno disseminato per tutto il film. Se da un lato il citazionismo l'ho inserito fra gli aspetti positivi, non è detto che lo sia per tutti gli spettatori.
  • Il doppiaggio. Lo metto nella sezione "non me ne frega niente" perché l'ho visto in lingua originale e non so dirvi se sia stato fatto un buon lavoro o meno. Vista la qualità calante del doppiaggio italiano in generale, mi sento di fare un'affermazione pressapochista del calibro: "Doppiaggio non all'altezza." Apriamo le scommesse? Resta buffo, in originale, sentire alcuni personaggi parlare in romanesco. Per non parlare del cognome "Sciarra", pronunciato in tre modi diversi...
Aston Martin DB10
Spectre: le conclusioni

Tirando le somme, Spectre mi ha divertito ma mi ha anche deluso. Ci sono alcune cazzatone (tipo abbattere un elicottero con una pistoletta mentre si viaggia a rotta di collo su un motoscafo), la sceneggiatura è pessima, Craig appare addirittura più svogliato del solito. Eppure il compito lo porta dignitosamente a casa: c'è poco James Bond e c'è tanta azione; chi si aspettava un film di spionaggio, rimarrà deluso due volte. Il problema è che chi cerca l'action, difficilmente si rivolge a 007 (ci sono proposte simili recenti più soddisfacenti da questo punto di vista, primo su tutti Mission Impossible - Rogue Nation). Della saga di Craig, Skyfall resta lo 007 più monumentale, Casino Royale quello che mi è rimasto più nel cuore, Quantum of Solace il più dimenticabile, diciamo quindi che Spectre si piazza a metà. Se fossi un professore al liceo, direi: "Senza infamia e senza lode, ha le potenzialità ma non si applica, potrebbe fare meglio."

(1) Eufemismo per indicare l'espressione "cagna maledetta, è cagna forte"

P.S.: niente Neurone Numero 4: nonostante la parola Bond Girl, non vedo i presupposti per risvegliarlo dal suo torpore. Oh.

P.P.S. Avevo scritto in apertura che sarebbe stata una recensione iper-velocissima: vi ho mentito.


Il Pagellone!
Così è deciso!
Trama: 4,5
Sconclusionata e prevedibile. Bocciata su tutti i fronti. Con 300 milioni di budget si chiede maggiore attenzione anche su questi aspetti.
Musiche: 4
La terrificante canzone dei titoli iniziali, solitamente marchio di fabbrica dei titoli bondiani, qui è inascoltabile e affossa questo voto. Le cose non migliorano durante il film: il tema classico viene usato pochissimo e male.
Regia: 7
Molti virtuosismi, ma l'impressione è che Sam Mendes abbia diretto col freno a mano. Resta in ogni caso soddisfacente.
Ritmo: 8
Certamente, Spectre non è un film noioso. Molto più action della media, aspetto che premio con un bel voto.
Violenza: 6
Qualche scena carina e simpatica, ma la violenza visiva non è mai stato un aspetto peculiare di 007: ok, la gente mUore, ma quasi mai male...
Humour: 6,5
Il british humor affiora qua e là, soprattutto nella prima parte.
XXX: 0
Nemmeno Monica Bellucci, da tempo entrata nella categoria MILF e prossima al passaggio GRANNY, riesce a smuovere questo zero spaccato.
Voto Globale: 6,5
Un film ben lontano dall'essere perfetto, con alcuni aspetti positivi e molti negativi. Io mi sono divertito, ed è quello che conta. Ma Skyfall e Casino Royale erano tutt'altra cosa.
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