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lunedì 29 ottobre 2012

Mega Python vs. Gatoroid (2011) | Recensione

Mega Python vs. Gatoroid
Voto Imdb: 3,2
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Titolo Originale:Mega Python vs. Gatoroid
Anno:2011
Genere:Fantascienza
Nazione:Stati Uniti
Regista:Mary Lambert
Cast:Tiffany, Debbie Gibson, A Martinez

Parole chiave che riassumono questo film per chi non ha voglia di leggere: Bestialità (in tutti i sensi), Catfight, Asylum.

La recensione di questo film(accio) parte da due temi che, pur essendo dominanti, toccano di striscio il film. "Com'è possibile?", mi chiederete. E' possibile, è possibile. Stiamo parlando di un film Asylum, dopotutto.

I temi:
1) Tiffany e Debbie Gibson
2) Mary Lambert

Tiffany (sinistra) e Debbie Gibson (destra) negli anni '80

1) Tiffany e Debbie Gibson
Foto promozionale delle
due artiste ai giorni d'oggi
C'erano una volta gli anni '80. Anni rampanti di miti (cit.) e di meteore. Fra queste, le cantanti teen ager Tiffany e Debbie Gibson. La prima famosa per l'omonimo album e per la sua cover "I think we're alone now", la seconda per essere stata la prima diciassettenne ad aver scritto, cantato e prodotto una canzone al primo posto della Billboard Hot 100 (con "Foolish Beat"). La Storia della Musica ci ha insegnato che, vere o finte non importa, ci volessero delle rivalità che tenessero accesa l'attenzione dei fan: tipo Duran Duran e Spandau Ballet o, che so, Sabrina Salerno e Samantha Fox... oppure ancora, Tiffany e Debbie, giusto perché entrambe adolescenti, e giusto perché il loro pubblico era praticamente lo stesso. La prima sfondò nel 1987, la seconda nel 1988. Siamo lì, insomma.

Catfight... bagnato!
Dove voglio arrivare con questo sproloquio? Il titolo Mega Python vs. Gatoroid suggerisce uno scenario epico nonché apocalittico in cui pitoni smisurati [1] lottano contro alligatori colossali. In realtà tutto il film è costruito su una unica scena: un lungo (!), elettrizzante (!!), liberatorio (!!!) catfight fra Debbie e Tiffany. Un po' quello che, trent'anni prima, sognavano i fan nerd delle nostre eroine. Chi ne esce vincitrice? Le puppe di Tiffany. Nessuna, ovviamente.

Botte da orbi! E senza pitoni o alligatori!

2) Mary Lambert

Non è Mary Lambert, ma penso
che questa foto abbia un paio di
motivi di interesse in più.
Probabilmente ai più questo nome non dice niente. Quando ho letto il suo nome durante i titoli di testa, sono andato un po' in sollucchero - ma senza esagerare: mi è tornato in mente un altro film da lei diretto (sì, è una regista) e, per un lungo attimo, ho sperato che Mega Python vs. Gatoroid fosse almeno ai suoi livelli. Sto parlando di Pet Sematary - Cimitero Vivente, tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King. La lacrimuccia nostalgica mi è scesa anche perché è stato il primo libro del Re che lessi, scoprendo un mondo letterario per me nuovo e che andava un po' oltre quello cinematografico che ero solito esplorare grazie ai martedì estivi delle notti horror con lo Zio Tibia.

Purtroppo quel "lungo attimo" di speranza è durato giust'appunto i titoli di testa.

A. Martinez in tutto il suo
esplosivo carisma.
Mega Python vs. Gatoroid è oggettivamente una chiavica allucinante. E sa di esserlo. Debbie è una sorta di dottoressa ambientalista che con un atto di eco-terrorismo libera dei pitoni in cattività. Questi pitoni crescono a dismisura e iniziano a mangiarsi gli alligatori della zona, ai quali Tiffany - poliziotta cittadina - è affezionata (!). Tiffany la prende male e imbottisce di steroidi gli alligatori cosicché questi diventano dei triceratopi incazzati e seminano il terrore fino alle porte di Miami. In pratica, finisce che i mostri in qualche modo si coalizzano e iniziano a sterminare gli umani. A salvare la situazione è chiamato l'intrepido Diego - no, non è Zorro - interpretato da A Martinez e che noi abbiamo già conosciuto nello splendido (!) The Terminators recensito un paio di mesi fa

Illuminante esempio della
eccelsa qualità degli effetti speciali...
Ok, la trama è ridicola.
La realizzazione del film è altrettanto ridicola. I mostri sono fatti con una computer graphic così scadente, ma così scadente che sembra di vedere un gioco per Sega Megadrive inserito in un contesto reale.
La recitazione è sopra le righe e, a parte i tre protagonisti, è a livelli amatoriali - quelli delle recite scolastiche di fine anno.

"Sconti mostruosi!" Sottile umorismo!
Però... sì, c'è un però. In tutto questo sfacelo allucinante, la ridacchiata ha fatto capolino più volte. Sì, lo ammetto candidamente: mi sono leggermente divertito. Un po' come la rubrica "Risate a denti stretti" della Settimana Enigmistica. E' un film autoironico - sicuramente merito di Mary Lambert (vedete "Cimitero Vivente 2" per capire che c'è la sua mano) - e proprio per questo si eleva rispetto alla mediocrità dilagante dei film Asylum. Ci sono citazioni, battute e scene ridicolmente gratuite che spezzano la monotonia della narrazione. Si segue un po' la mania moderna del citazionismo a tutti i costi, ma non è niente di così tremendamente irritante.

Snake on a Train... autocitazione
Asylum! Ah ah ah!
Intendiamoci: è un film che posso consigliarvi? Assolutamente NO! Però, fra tutte le puttanate che la Asylum ha sfornato nel tempo, a suo modo Mega Python vs. Gatoroid ha una sua dignità. Sissignori.

In conclusione: a quando un catfight fra Sabrina Salerno e Samantha Fox? Eh? Eh? Eh? 

Samantha Fox e Sabrina Salerno.
Questo non è un catfight. Non vale!

Note a piè di pagina.
[1] Se vi state domandando se nella sceneggiatura ci sono battute e doppi sensi sui "Pitoni smisurati", sappiate che... sì! Ci sono! Giurin giurello.

Il Pagellone!
Così è deciso!
Trama: 3
Già detto tutto nel corpo della recensione.
Musiche: 6,5
Mi sono piaciute. Ed entrambe le cantanti hanno regalato alla colonna sonora un loro (nuovo) pezzo. Onestamente, non si può chiedere di più.
Regia: 6
Mary Lambert è Mary Lambert. Ha sfornato una vera bestialità, ma è riuscita comunque a darle una propria dignità. La sufficienza è un premio a questo sforzo di proporzioni titaniche.
Ritmo: 4
Non propriamente indiavolato, tutt'altro.
Violenza: 5
Potenzialmente poteva essere un film cattivissimo. Ma la scadente realizzazione tecnica ha terribilmente smussato il suo impatto.
Humour: 6
Ho ridacchiato! Un paio di didascalie dovrebbero far capire il tipo di humour e citazionismo qui presente.
XXX: 5
Fan service di Tiffany, ma niente di scabroso.
Voto Globale: 5,5
Non posso dargli la sufficienza - sarebbe roba da Tribunale dell'Aia per crimini contro l'Umanità - ma assolutamente dico che... la sfiora. Solo per fan e per chi sa cosa sia l'Asylum. Se apprezzate roba più impegnativa, togliete pure 2 voti secchi.

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