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domenica 5 agosto 2018

Laserblast - L'uomo laser (1978) | Recensione

Laserblast - L'uomo laser
Voto Imdb: 2,6
Titolo Originale:Laserblast
Anno:1978
Genere:Fantascienza, Horror, Commedia, Drammatico
Nazione:Stati Uniti
Regista:Michael Rae
Cast:Kim Milford, Cheryl Smith, Roddy McDowall

Uno dei due alieni (animato in stop motion) Sarà la cosa migliore del film...
Ah, l'estate!
Il rimanere soli a casa per qualche giorno! Il non saper cosa fare! Il leggere le avvincenti trame dei film più improbabili e il sentenziare: "Ho scelto te!" di fronte a queste parole:
Laserblast B-movie in equilibrio tra fantascienza, orrore e commedia, divenuto col tempo piccolo oggetto di culto. Una regione desertica della California è teatro dell'insolito duello tra due extraterrestri e un umanoide armato di un fucile laser. Vincono gli alieni, ma dimenticano l'arma. Sarà l'adolescente introverso Billy Duncan a trovarla. Questa stravolgerà prima il suo corpo e poi la sua vita.
A scanso di equivoci, esordisco dichiarando pomposamente che Laserblast è una VERA MERDA. I lettori più affezionati avranno capito di cosa andrò a raccontare: in questo caso, possono correre in fondo alla recensione per leggere la risposta alla domanda più importante di tutte.

Se invece avete ancora un po' di pazienza, cerchiamo di capire insieme di cosa parla questa dimenticabilissima pietra miliare dei film a basso costo: ma facciamolo in fretta, sto cercando di scriverne la recensione prima che il mio cervello ne cancelli le tracce, anzi le sue scene stanno già iniziando a sbiadirsi nella mia mente...

Billy trova il fucile.
Deserto della California. Un tizio, armato di uno strano fucile attaccato al braccio, gira in preda al panico. Una coppia di alieni scende dalla loro astronave e lo attacca; lo scontro è breve e al contempo tristissimo: l'umanoide muore disintegrato (di lui rimane solo il fucile e una specie di collana che sembra il flacone del Pino Silvestre), gli alieni ammiccano contenti e... se ne vanno, lasciando la pericolosissima arma vicino ai resti bruciacchiati del povero disgraziato.
Stacco di scena. Conosciamo Billy Duncan, un biondo adolescente emblema del nerd sfigato senza palle: la mamma se ne va a divertirsi ad Acapulco, lasciandolo solo, e lui gira per questo tristissimo paesino senza nome ai confini del deserto dove il nulla avvolge tutto, e subisce angherie in successione da: il nonno burbero della sua fidanzata Kathy; due poliziotti strafatti di marijuana; due bulletti ancora più sfigati di lui che però lo menano ed insultano. Insomma: normale amministrazione, questa parte noiosissima serve per farci capire come Billy sia un'ameba destinato, prima o poi, a prendersi la sua inevitabile rivincita. Durante uno dei suoi girovagare per il deserto, a bordo del suo scassatissimo van, incappa nella radura dove è avvenuto il cruento scontro tra l'umanoide e gli alieni. Ovviamente cosa trova Billy? Il fucile e il collare Pino Silvestre! In preda all'euforia, assistiamo a DIECI MINUTI DIECI in cui l'attore finge di sparacchiare esaltato imbracciando quell'arma che avrebbe forse suscitato più terrore se imbracciata dall'action figure di Man-at-arms dei Masters of the Universe.
Billy trasfigurato dal Pino Silvestre
Altro stacco di scena, scende la notte e Billy, a contatto con il collare malefico, si trasfigura e diventa verde-bluastro (non ho capito il reale colore e vi assicuro che non sono daltonico), esattamente come l'umanoide del prologo, e fa esplodere la macchina dei bulletti che l'hanno insultato il giorno prima. Ok, avevano provato a violentare la ragazza Kathy, ma senza grande successo. La faccio breve: inizia un'escalation di violenza (rido) in cui Billy ucciderà in successione il dottore che l'ha visitato per capire cosa gli stesse succedendo (mi pare una mossa molto giusta e assennata), i due bulli, i poliziotti imbecilli e un po' di passanti assortiti, prima di arrivare ad un sorprendente, improvviso, letale epilogo: gli alieni che avevano dimenticato l'arma nel deserto vengono rimproverati dal loro comandante e ritornano sulla Terra per finire il lavoro lasciato incompiuto. In mezzo a questo, assistiamo ad una totalmente inutile sottotrama dell'ispettore dell'FBI che pare sospettare qualcosa e che si mette sulle tracce del misterioso assassino. Dai, vi racconto pure il finale per evitarvi ulteriori supplizi: Billy accoppa altra gente, sempre più trasfigurato in umanoide cattivo e, quando arrivano gli alieni, viene brutalmente ucciso dal loro raggio letale. Il film termina con il pianto della ragazza Kathy mentre abbraccia il corpo senza vita dello sfigato e mentre gli alieni soddisfatti se ne tornano dello spazio ANCORA SENZA AVER PRESO INDIETRO L'ARMA!
Niente sapremo dell'origine dell'arma e degli alieni, o dell'ispettore che tutto sembrava sapere ma che alla fine non è servito ad un cazzo, o del destino riservato a chi continua imperterrito ad usare quell'arma ridicola che sembra uscita dalla pubblicità low cost del Super Liquidator. Meglio così: non so se avrei retto ad altri dieci minuti di supplizi infarciti di spiegoni inutili.

Billy visitato dal dottore: il petto carbonizzato dal Pino Silvestre
Per capire come mai io abbia deciso di vedere questo abominio, non mi resta che analizzare la trama che ho letto e che mi ha spinto a premere su PLAY. Questa volta, però, adotterò un procedimento che oggi dovrebbe essere prassi professionale da adottare in ogni situazione: una sana dose di FACT CHECKING sulla pubblicità del film. Vediamo insieme quanto c'è di vero in quelle parole, apparentemente foriere di promesse allettanti, ma in realtà portatrici di falsità terrificanti.

Rileggete il paragrafo iniziale, poi tornate qui.

B-movie
E potrei già fermarmi qui. Ma quante volte un b-movie è in realtà stato degno di essere guardato? È solo così che l'impavido appassionato scopre gemme perdute e dimenticate, per poterle assaporare e divulgare a tutti. Non è quindi la parola B-movie a fermarmi, anzi, è uno sprone a proseguire. Ovviamente c'è una sana dose di masochismo in tutto questo, ma facciamo finta che non ci sia e andiamo avanti.
Laserblast è un B-movie? Uh, difficile rispondere. Nel senso che la lettera dovrebbe essere in un intorno tra "V" e "Z". È un film, così ha dichiarato Charles Band, la mente che l'ha partorito, addirittura fatto con zero budget. Ah, beh, pensate se ci avesse speso qualcosa: non credo se lo sarebbe perdonato, visto il risultato infimo a cui è arrivato.
Risultato Fact Checking: tecnicamente la dichiarazione è vera, ma il risultato è andato ben oltre ogni catastrofica previsione. Dico quindi che è FALSO.

In equilibrio tra fantascienza, orrore e commedia
Qui la risata si fa fragorosa. Tenendosi la panza con entrambe le mani e rischiando di soffocare per la troppa ilarità. L'equilibrio è una cosa che proprio manca, è un concetto talmente astratto da sparire sotto una gragnuola di stronzate infilate a forza tra una scena inutile e l'altra. Fantascienza: sì, ci siamo, il campo è quello e non c'è margine di errore. Orrore: sì, se pensi al risultato finale. No, perché mi rifiuto di catalogare le pedestri scene spaventose come spaventose. Commedia: se per commedia intendiamo due scene patetiche in cui i poliziotti della contrada californiana si fanno una canna, vuol dire che siamo messi male.
Risultato Fact Checking: ovviamente FALSO.

Divenuto col tempo un piccolo oggetto di culto
Ah, sì? Dove? Quando? Chi? Pur facendo fatica a digerirlo, questo status l'avevo accettato per un film come Buckaroo Banzai, che personalmente non ho apprezzato in quanto visto fuori tempo massimo, ma per il quale non si può negare l'impatto avuto sui fan dei film anni '80. Laserblast, arrivato prima ma nato già indietro di 20 anni almeno, può assurgere a piccolo mito solo quando si va a vedere le classifiche dei film peggiori di sempre, tipo quelle di IMDB, per ammirarlo saldamente nella Bottom 100 of all time. Non scherziamo.
Risultato Fact Checking: incontrovertibilmente FALSO.

Una regione desertica della California è teatro dell'insolito duello tra due extraterrestri e un umanoide armato di un fucile laser
Colpa mia, mi sono fatto fregare io. Leggendo "duello tra due extraterrestri e un umanoide", ho pensato subito ad un entusiasmante TRIELLO stile Sergio Leone ed ero già pronto a spellarmi le mani in applausi per la citazione di una delle migliori scene della storia della cinematografia mondiale (non sto scherzando, sono serio). Invece assistiamo ad una tristissima scena in cui due alieni fatti malissimo le cui tre dita delle mani sembrano dei penzolanti dildi, uccidono goffamente un umano con le mani e la faccia dipinte di bl... verde. Stop. Di avvincente non c'è nulla, assistiamo inermi ad una messa in scena dilettantesca, priva di ritmo, con effetti sonori ridicoli, con l'unico attore che è in realtà il responsabile degli effetti speciali prestato al personaggio giusto per l'occasione. La scena è nel deserto californiano e manca giusto il covone di paglia che rotola: idealmente ce lo metto io, come testimonianza del disagio a cui ho appena assistito. E, si badi bene, siamo solo al sesto o al settimo minuto di film.
Risultato Fact Checking: dal momento che la descrizione non è erronea anche se io l'ho interpretata male, non posso catalogarla come fuorviante, pertanto è da considerarsi VERA.

Armato di un fucile laser
Il fucile laser nella sua magnificenza.
Ecco, questa è la cosa più bella di tutto il film, tanto che pure il titolo, peraltro davvero indovinato, suggerisce chi sia il vero protagonista. Si tratta del fucile laser imbracciato dall'umanoide. Non sappiamo da dove arrivi, chi l'abbia costruito e il perché (e non lo sapremo nemmeno alla fine del film, tranquilli). Soprassediamo sul fatto che il livello della realizzazione, in una scala che va da Art Attack di Muciaccia e arriva a Carlo Rambaldi, raggiunge a stento il grado Maestro Mario Rossi dell'asilo che frequentavo da piccolo; piuttosto, sottolineiamo pure come il fucile sia il vero deus-ex-machina dell'intera realizzazione. Charles Band stesso ha raccontato in un'intervista come in realtà sia nato il film: prima è arrivato il titolo, e attorno ad esso il produttore ha cercato di mettere insieme le altre idee che nel frattempo gli erano venute in mente usando come temi la vendetta e la fantascienza (era uscito da poco Guerre Stellari, bisognava pure battere il ferro finché era caldo). Su questo aspetto ci torniamo dopo, con un'appendice su Charles Band e sul suo essere stato, inseme a Roger Corman, un antesignano povero della Asylum che molti di voi avidi lettori (occasionali) di questo blog conoscerete sicuramente.
Risultato Fact Checking: decisamente VERO.

Notare il tocco di classe: Billy fa esplodere l'insegna pubblicitaria di Star Wars...
Vincono gli alieni, ma dimenticano l'arma
Ecco. Già questa frase avrebbe dovuto farmi accendere un miliardo di campanelli d'allarme, ma d'altronde questo espediente narrativo, in un altro contesto, ha funzionato alla grande. Penso al fantastico telefilm Ralph SuperMaxiEroe, in cui degli alieni regalano a William Katt una fantastica tuta che dona poteri speciali, ma il protagonista smarrisce il libro delle istruzioni, causando così effetti comici e disastrosi per via dell'imperizia con cui sfrutta il costume. Ecco. Il fatto che in Laserblast gli alieni dimentichino l'arma (motivo per cui hanno ucciso l'umanoide) andandosene dalla Terra è una delle idiozie di trama più grandi che mi siano mai capitate di vedere in un film. E sì che di merda ne ho vista tanta, ma qui andiamo davvero lontani. Per quale cazzo di motivo dimenticano l'arma? Non si sa. Perché il loro capo, a metà film, gli fa capire di essere dei coglioni e tornare indietro a riprenderla? Non si sa. E non lo sapremo MAI. (hint: un aereo che compare nel prologo ci suggerisce che gli alieni siano scappati prima per non farsi vedere. Mi sembra una mossa troppo astuta per risultare credibile, ma con grande sforzo ci può stare).
Risultato Fact Checking: purtroppo VERO.

Sarà l'adolescente introverso Billy Duncan a trovarla.
Questi dovrebbero essere adolescenti minorenni.
Sì, girano conciati così per quasi tutta la durata del film.
Tecnicamente è tutto vero: Billy trova accidentalmente l'arma ed inizia ad usarla.
Ma vorrei porre l'attenzione su due parole che fanno pensare a cose che poi, guardando il film, sono diverse da quelle che avrebbero voluto essere le intenzioni del regista. 
Adolescente: sì, gli sceneggiatori ci fanno intuire che Billy sia un adolescente, in fondo vive ancora con la madre (anche se la sciura se ne va a caccia di uomini ad inizio film). Peccato che l'attore abbia l'aspetto di un trentenne. Vi assicuro che è stata una delle cose più stranianti a cui abbia assistito recentemente. Ci sono casi, nei telefilm soprattutto, in cui attrici maggiorenni interpretano le classiche teen ager, ma qui andiamo TROPPO oltre.
Introverso: no. Billy è uno sfigato di proporzioni cosmiche, è una nullità fatta tamarro (basta guardare come gira a torso nudo per tutto il film), ed è pure un perfetto imbecille, uno per cui sarà impossibile compartecipare emotivamente.
Risultato Fact Checking: suvvia, FALSO.

Questa stravolgerà prima il suo corpo e poi la sua vita.
Sì, questo è esatto. L'arma che d'improvviso diventa una sorta di coso demoniaco (non trovo una definizione più calzante, scusate il lessico da asilo) e che s'impossessa della mente e del corpo del protagonista, ha conseguenze devastanti per la trama (e per lo spettatore). L'arma diventa il mezzo con cui Billy dà libero sfogo alla sua repressa voglia di vendicarsi contro le terribili angherie (rido) a cui è stato sottoposto prima di allora. Ogni cosa, però, ha un suo prezzo, nel suo caso quello della vita. Mammia mia che tristezza dilagante.
Risultato Fact CheckingVERO.

L'orrenda locandina originale.
In conclusione, totale parità tra VERO e FALSO: quasi stento a crederci, ero pronto a massacrarlo a colpi di falso. Dunque, complimenti a chi ha scritto una tramina in grado di farmi vedere un film che, molto probabilmente, avrei accuratamente evitato. Laserblast è in definitiva un film dove due parole giganteggiano: NOIA e MINUTAGGIO. Non ha guizzi, non ha colpi di genio, è realizzato pedestremente ed è fottutamente noioso. Per minutaggio intendo proprio quello che ordina René Ferretti in Boris quando dirige Gli Occhi del Cuore 2: "Minutaggio!" La trama sbanda, non sai come proseguire? Inserisci una scena che allunga la brodaglia. Minutaggio! Due sequenze sono troppo simili tra loro? Inseriamo una scena inutile con dialoghi ridicoli scritti da un calciatore di calcio. Minutaggio! Il film stava per durare un'ora scarsa? Inseriamo una sequenza dove il finto-marmocchio gira nel deserto come un coglione a fare PUM PUM con la bocca. Minutaggio! In questo modo arrivi in scioltezza agli ottantotto minuti canonici per un film del genere, così da poter scrivere sulla locandina (terribile anch'essa, sottolineiamolo pure) che si tratta di un film e non di un corto/mediometraggio. C'è qualcosa che si salva, in definitiva? Sì, due cose: esplosioni. Ce ne sono, e pure fatte discretamente bene (auto, catapecchie, case). In secondo luogo, le animazioni fatte con la tecnica passo uno (stop motion) degli alieni. Tenendo presente il budget assente, è stato fatto un piccolo miracolo, ma purtroppo cinque minuti scarsi di film non possono alzare la media altrimenti catastrofica. 

Una delle tante esplosioni. (occhi a forma di cuoricino)
Laserblast è migliore o peggiore di Robotropolis?
Ahia, qui ho vacillato e anche molto pericolosamente. Laserblast è un film veramente noioso, fatto male, privo di senso, recitato col culo e pieno di dialoghi imbarazzanti. Ma ha due cose che mancano in Robotropolis: non ha mai dichiarato di essere diverso da quello che è in realtà. Ed ha un finale, di merda, ma ce l'ha. È un film che sale sicuramente sul podio dei peggiori da me recensiti, ma non scalza Robotropolis per questi motivi. Il voto è quasi lo stesso, siamo lì. Se volessimo fare un confronto con un altro film agghiacciante, peraltro dello stesso anno, potremmo farlo con Starcrash - Scontri stellari oltre la terza dimensione (qui recensito, cliccate sul titolo). Beh, Laserblast è perfino peggiore: non è un complimento. Starcrash te lo puoi vedere in una serata con amici all'insegna della goliardia, Laserblast ti fa provare solo tanta mestizia. È un film nato in un altro tempo, dove gli artigiani si arrangiavano come potevano e tiravano fuori prodotti onesti, anche brutti (questo è terribile) il tutto con zero soldi, tanta inventiva ed un pizzico di follia. Purtroppo il risultato finale non premia gli sforzi, e con queste parole possiamo calare il triste sipario su 88 minuti di tempo buttati letteralmente via.

Significati di un'inquadratura: il regista voleva farci vedere
il culo della madre o la Fiat 131 Familiare con cui va ad Acapulco?

Appendice: Charles Band e la sua casa di produzione Full Moon 
Laserblast ha un regista (Michael Rae) che non abbiamo mai sentito nominare prima e che non sentiremo più nominare dopo. La vera mente dietro la sua realizzazione è quella del produttore Charles Band, vero nome di Carlo Antonini, americano classe '51 figlio di italiani, che ha legato il proprio nome alla sua casa di produzione Full Moon che ha realizzato serie come Puppet Master, Prehysteria!, I Cavalieri interstellari e film cult come Re-Animator di Brian Yuzna. Il comune denominatore di queste produzioni è il budget ridotto / ridicolo destinato per le riprese. Alcuni di questi, come il film di Yuzna, sono diventati veri e propri cult mentre altri, invece, sono diventati esempi di film terribili ed inguardabili come Guerre di Robot, uno dei peggiori di sempre che mi  è capitato di guardarlo quando ancora esisteva Blockbuster: eoni fa... in realtà avrei voluto scrivere qualcosa in più sulla Full Moon (basta leggere l'elenco dei film prodotti), ma all'improvviso la voglia è andata via: PUFF! Come gli alieni di Laserblast. Una cosa però voglio dirvela: non dimenticatevi del titolo Guerre di Robot. (musica drammatica in sottofondo).


Il Pagellone!
Così è deciso!
Trama: 2
Lo spunto iniziale è molto interessante: un film di fantascienza con il tema della vendetta. Peccato che naufraghi miseramente nella mediocrità a causa di grossolane incongruenze e dialoghi scritti malissimo. Un disastro.
Musiche:
6,5
Le musiche composte da Richard Band (fratello del produttore), tutte su sintetizzatore, mi sono piaciute molto. È forse l'aspetto migliore del film, il che è tutto dire.
Regia: 3
Realizzato davvero male, Laserblast è un film traballante, dove nemmeno il montaggio e la fotografia si salvano. Ok che è un low cost prossimo allo zero, ma l'estetica e la tecnica non sono proprio di casa.

Ritmo: 2
Sinceramente, lo ritengo uno dei film più noiosi che abbia mai visto. Totalmente privo di ritmo e, al contrario, pieno di scene riempitive che rallentano ulteriormente una narrazione già insopportabilmente lenta di suo.
Violenza: 5
Laserblast sarebbe catalogato come horror, più per la tematica in sé che per quello che viene mostrato. A questo mi adeguo, il film presuppone violenza, quasi mai mostrata davvero.
Humour:
4
Ha delle scene che dovrebbero suscitare ilarità, ma con me hanno fallito miseramente. Evitate.
XXX: 1
Giusto perché c'è un festino in piscina con adolescenti (tutti attori ultratrentenni, ma noi facciamo finta di crederci)
Voto Globale:
2,5
Voto quasi uguale a Robotropolis, segno di una disarmante pochezza narrativa e inconsistenza tecnica. Se solo il film non fosse stato così terribilmente noioso, avrebbe strappato qualcosa di più; in tal caso, però, sarebbe durato una mezz'ora scarsa, perché di cose da raccontare alla fine non ce n'erano molte. Una VERA MERDA, dunque, dimenticabile e che non vale la pena di essere guardata. Andate tranquillamente oltre.

5 commenti:

  1. Una pellicola così "arma-centrica" mi ha fatto notare che ancora NON hai recensito quella perla (ha-ha) dal titolo "Krull", con il suo inutillimo Giaive...

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    1. Hai assolutamente ragione! Krull è da anni nella mia to-do list, prima o poi lo farò ed è anche una promessa fatta ad un amico. Lo farò, anche se non so ancora quando ;-)

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  2. Senza offesa, ma adesso è stato creato un hype gigante attorno al titanico scontro "Guerre tra robot" e "Robotropolis": non vorrai dirci, gentile blogger, che la tua prossima recensione non sarà questa, vero?

    Un saluto a tutti.
    Alberto

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  3. Visto che per te questo film è una vera merda perché hai scritto così tanto??? Dovevi sfogarti di qlcs? A me Laserblast è piaciuto e mi ha fatto pure ridere tanto a parte la fine!
    Vero cult!
    By Monik!
    Adios

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    1. Ciao Monik! Non so se l'hai notato, ma tutto il blog è improntato sul concetto di ironia: quasi niente di quello che dico va preso seriamente ;-)
      Buona giornata!

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