martedì 30 luglio 2013

Killer Elite (2011) | Microrecensione

Killer Elite
Voto Imdb: 6,4
Titolo Originale:Killer Elite
Anno:2011
Genere:Azione
Nazione:Gran Bretagna / Australia
Regista:Gary McKendry
Cast:Jason Statham, Clive Owen, Robert De Niro

Cartello iniziale che si legge prima dei titoli di testa: Conflitti e guerre a destra e sinistra bla bla bla, crisi energetica che mette in ginocchio bla bla bla, il mondo è nel caos più totale bla bla bla... quando stai per immaginare il classico incipit da film post-nucleare inserito in un contesto distopico e futuristico, ecco, aggiunta in basso a destra, una postilla che spiazza: siamo nel 1980. Me l'avete fatta, furbastri!
Come dice il titolo, il film parla di assassini. Quelli d'elite, i migliori sulla piazza. Jason Statham è l'assassino Danny, discepolo preferito di Hunter (Robert De Niro). Durante una missione in Messico dove dovevano colpire duro l'obiettivo, Danny si rende conto che avrebbe ucciso un bimbo come danno collaterale: si ferma in tempo e, in preda a shock, rimorsi, rigurgiti di coscienza e un principio di etica da eroe buono, decide di uscire dal giro e di nascondersi in Australia dove tra l'altro impalma Anne (Yvonne Strahovski), vecchia amica d'infanzia. Peccato che un anno dopo gli Agenti lo scovano e gli recapitano un messaggio: Hunter ha accettato "al buio" un lavoro per sei milioni di dollari, ma quando si è reso conto di cosa si trattasse, si è rifiutato di portarlo a termine ed è tenuto prigioniero. O Danny completa la missione al posto suo, o il suo mentore sarà ucciso. In cosa consiste la missione? Uno sceicco caduto in disgrazia ha visto morire tre dei suoi figli durante la Guerra dell'Oman. Danny dovrà scovare gli assassini (tutti ex-membri della SASSpecial Air Service, il temibilissimo corpo speciale militare inglese), estorcere loro la confessione ed ucciderli facendo credere che la loro morte sia stato un incidente. Ci manca giusto una fettina di culo con un po' di limone, ma vabbé, non si può avere tutto...
A mettere i bastoni tra le ruote di Danny c'è Spike (Clive Owen), ex-membro dei SAS che andrà alla caccia di Danny perché nessuno può far del male al suo gruppo, lui li deve proteggere tutti ed eventualmente vendicare la loro morte. E Spike è un osso duro veramente. In mezzo a questo, c'è anche una spruzzata di agenti governativi e servizi segreti inglesi, giusto per rendere le acque ancora più torbide.
Un'altra cosa che si legge nel cartello iniziale, è che il film è stato tratto da quella che pare sia stata una storia vera, in questo caso il romanzo "The Feather Men" ("Gli uomini piuma") scritto da Ranulph Fiennes e contenente verità scottanti sui SAS, verità a quanto pare vissute dall'autore in prima persona. In patria il libro ha diviso a metà l'opinione pubblica: per alcuni Ranulph è un cialtrone che spara palle a raffica, per altri un eroe. Boh, di queste cose non ci capisco molto, ergo mi tuffo sulla visione del film. Che a me è piaciuto nonostante quello che si legge in giro. Innanzitutto ho apprezzato moltissimo il taglio registico, la fotografia e lo stile generale: è tutto un chiaro omaggio ai film polizieschi europei di fine anni '70, primi anni '80: azione senza tanti fronzoli, sparatorie, inseguimenti in macchina, suspance. Da questo punto di vista, l'impatto è davvero notevole e gli sforzi del regista esordiente Gary McKendry sono stati ben premiati.
Ottimo il cast: niente da dire su Jason Statham (uno dei miei attori preferiti. L'ho detto). Jason interpreta l'eroe, gran parte del film segue il suo punto di vista, e tutta la narrazione si poggia sulle sue potenti spalle. Ma non sono da meno gli altri due interpreti principali: assolutamente convincente Robert De Niro a discapito delle pessime scelte che sta facendo nel suo dorato tramonto di carriera, e grandiosamente nella parte Clive Owen, a mio avviso premiato anche dal personaggio più interessante del trittico. Se da un lato si respira stereotipi a manetta soprattutto con Jason e Robert, con Clive questo non avviene. Il suo Spike è più sfaccettato, è un uomo solo che vive in modo profondo ma paradossale la sua appartenenza al gruppo, è scaltro e dannatamente abile. Deve rendere conto agli Uomini Piuma, una specie di gruppo quasi massonico di ex appartenenti alla SAS e che fa di tutto per proteggere i loro interessi. Tessendo (anche) segretamente trame in collusione con Governo e Servizi Segreti. Bei tipini, vero?
Il plot, ad una lettura superficiale, può sembrare banale, ma ecco che spunta un aspetto molto interessante: la missione si risolve a due terzi del film... cosa diavolo c'è ancora da raccontare per i rimanenti 40 minuti? Non vi tolgo la sorpresa, ma ho decisamente apprezzato questa scelta non banale.
Poche le scene action, purtroppo, ma fatte dannatamente bene. Su tutte, la formidabile rissa a metà film fra Jason e Clive. Da applausi. Per non parlare di una scena in cui Jason, legato ad una sedia, si butta fuori dalla finestra del primo piano e piomba sopra un camion. Avevo gli occhi a forma di cuoricino.
In conclusione, un film action tosto, solido, senza troppe sbavature ma anche senza guizzi che facciano gridare al capolavoro. Per molti è stata una delusione, per me invece Killer Elite è promosso perché è riuscito a mantenere vivo il mio interesse grazie ad un mix di azione, trama, atmosfera.

P.S. Ok, doveva essere una micro-recensione, non ci sono riuscito. Ma non è neanche logorroica come le altre, è una via di mezzo :P

Il Pagellone!
Così è deciso!
Trama: 6,5 Musiche: 6
Regia: 7,5 Ritmo: 7
Violenza: 7 Humour: 4
XXX: 3 Voto Globale: 7

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...