Il giardino delle parole | ||
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Voto Imdb: 7,6 | ||
Titolo Originale: | Kotonoha no Niwa | |
Anno: | 2013 | |
Genere: | Drammatico, Sentimentale | |
Nazione: | Giappone | |
Regista: | Makoto Shinkai | |
Cast: | Miyu Irino, Kana Hanazawa |
Attenzione! Questa recensione è un estratto della Monografia su Makoto Shinkai. Ne ho fatta una versione separata ai fini di una bieca migliore indicizzazione dei motori di ricerca. Seguite questo link per leggere l'intero articolo! LINK
Livello di spoiler: LETALE [vi spiattello tutto, anche nel commento]
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Un particolare del parco. Immaginatelo in movimento. |
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Shinjuku Gyon, il polmone verde dell'omonimo quartiere |
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Scena di uno degli incontri. |
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Sono un fan dei disegni di Shinkai, non so se l'avete afferrato. |
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Tokyo in un giorno di pioggia. |
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La quiete dopo la tempesta. |
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Tentativo di seduzione involontario? Chissà. |
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Uno dei (tanti) momenti di incontro nel parco. |
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Il fratello di Takao e la morosa. Uno dei pochi momenti in cui non vediamo né Takao né Yukari. |
Il Pagellone! | |||
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Così è deciso! | |||
Trama: |
4
dai, diciamolo chiaramente, la storia non esiste e non è nemmeno il punto focale. C'è uno spunto narrativo interessante che non viene sfruttato (neanche ci prova, il Makoto), perché il suo obiettivo è un altro. Che funzioni o meno, è conseguenza del modo di porsi di ciascuno di noi.
| Musiche: |
5
sia messo agli atti che il pianoforte di Tenmon ha rotto le palle. Bella la canzone finale, davvero evocativa ma... per pietà, non se ne può più. Basta. Uccidetelo. Tenmon, dico. Cosa? Mi state dicendo che le musiche sono composte da Daisuke Kashiwa e non da Tenmon? Scusate, non me ne ero accorto, non ho notato la differenza, allora è proprio Shinkai a volerci ammorbare con un sound da prurito alle dita... e ditelo, eh.
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Regia: |
9
dal punto di vista qualitativo, prima di Your Name. questo film è stato il top assoluto di Shinkai, che registicamente parlando non sbaglia un colpo. Il film è da godere in silenzio, rapiti di fronte alla bellezza delle immagini.
| Ritmo: |
4
lento, lentissimamente lento. Non solo non succede nulla per tre quarti di film, ma quello che succede lo fa in modo lento. Ve l'ho detto? È lento. Cazzo se è lento.
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Violenza: |
4
non c'è violenza e non ho intenzione di riciclare la battuta che ho scritto su 5 cm al secondo. Ops, l'ho appena fatto.
| Humour: |
5
Non fa ridere né vuole farlo...
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XXX: |
1
nulla da segnalare, un punticino in più per la scena delle scarpe, magari qualche feticista apprezza pure. [3]
| Voto Globale: | 7
resta sorprendente vedere come il film si porti a casa un bel 7 nonostante tutte le voci, tranne la regia, abbiano degli eclatanti voti insufficienti. Per questo motivo, diventa importante chiarirci: se per voi la trama è tutto o ricopre un ruolo di spicco, come tra l'altro è giusto che sia, potete anche dimezzare tranquillamente il voto. Se per una volta vi lasciate vincere dalla tentazione di provare qualcosa di più zen e meno concreto, probabilmente finirete con l'apprezzare Il giardino delle parole. Un conto è non raccontare nulla risultando noiosi e per di più senza veicolare uno straccio di emozione; un altro conto è tirare fuori qualcosa di unico e diverso, dove l'estetica vince sulla sostanza ma lo fa meravigliosamente bene. Magari non vi resterà nulla dopo la visione, ma se l'avete apprezzato di sicuro vi verrà nuovamente la voglia di rivederlo, ve lo garantisco.
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Ciao , ho appena finito di vederlo .
RispondiEliminaSono finito qui solo perché cercavo qualcun altro che avesse apprezzato quest’opera.
Ti faccio i complimenti per la recensione e concordo pienamente con tutto ciò che hai scritto.
Complice anche il fatto che, come come hai descritto tu , l’ho finito tutto d’un fiato sdraiato sul letto al buio e con le cuffie nelle orecchie.Mia moglie lavora, ha il turno di notte, ma avrebbe reagito esattamente come la tua.
Non è per tutti e non è un film da pop-corn, forse non è nemmeno un film e poco poco importa se questa non-storia alla fine non si conclude neanche, se sei nel mood giusto quest’opera ti farà perdere tra i suoi colori, la musica i dettagli e lo scrosciare infinito della pioggia.
Grazie per avermelo fatto apprezzare ancora di più.