Pain & Gain - Muscoli e denaro | ||
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Voto Imdb: 6,5 | ||
Titolo Originale: | Pain & Gain | |
Anno: | 2013 | |
Genere: | Azione / Commedia / Drammatico | |
Nazione: | Stati Uniti | |
Regista: | Michael Bay | |
Cast: | Mark Whalberg, Dwayne Johnson, Anthony Mackie, Ed Harris |
L'essenza di Michael Bay in una sola inquadratura. |
Scoprii di non essere tagliato per la palestra il giorno in cui alzai il manubrio magico al cielo e urlai: "UUSGRGRUUUUMMMPPPFFFFF!" Quando poi, stravolto e devastato da una sessione di cyclette, mi voltai e sentii un tamarro dire tutto soddisfatto: "E anche oggi ho fatto la Milano-Sanremo!" avvolto da una nube di borotalco, decisi che non ci avrei mai più messo piede. D'altronde passavo più il tempo a chiacchierare e a guardare i videoclip sugli schermi sintonizzati su MTV piuttosto che uccidermi di esercizi. Ma potevo forse farmi sfuggire Pain & Gain - Muscoli e denaro, dal momento che nella mia dichiarazione d'intenti mi sono auto-proclamato Profeta di Michael Bay? Direi proprio di no, cari miei. Pain & Gain è, innanzitutto, un film a basso budget. Prima di sgranare gli occhi, relativizzate la frase precedente. Anzi, ve la riscrivo in modo più completo: è un film a basso budget rispetto agli standard di Michael Bay. No, perché a casa mia, anzi a Hollywood, 26.000.000 $ equivalgono ad un budget medio, certamente non basso. Proviamo a metterla così: Pain & Gain è il film meno costoso del regista, perfino meno del suo film d'esordio Bad Boys (1995). Ma in fondo lo sappiamo, il nostro Michelino è anche modesto quando fa queste sparate nelle interviste. Dopo produzioni iper-milionarie come i film dei Transformers, Bay aveva bisogno di fare qualcosa di più... autoriale (passatemi il termine senza tirarmi pomodori in faccia, grazie), e da tempo aveva messo le mani sul progetto Pain & Gain. Lo spunto è arrivato da una serie di articoli di un giornalista di cronaca di Miami scritti nel 1999 sul Miami New Times (questo dice la pagina americana di Wikipedia, dato che il cartello iniziale del film riporta a lettere cubitali la semplice frase "E' TUTTO fottutamente VERO"). La storia parla di tre bodybuilder che, in nome del Sogno Americano, decidono di intraprendere la carriera di criminali. La mente è Daniel Lugo (Mark Whalberg), artefice del successo della palestra Sun Gym di Miami. Diventato responsabile nonché personal trainer di gente facoltosa, si convince che la sua vita è ad un binario morto. Per coronare il suo American Dream si rende conto che deve avere soldi. Tanti soldi. E il modo più veloce per averli è diventare un bastardo. Il suo piano è semplice:
- Fase 1: Diventare amico di una persona ricca e conquistarne la fiducia;
- Fase 2: Rapire il ricco e torturarlo per estorcergli tutti i suoi soldi;
- Fase 3: Coronare il Sogno Americano diventando un vincente ("doer" in inglese, colui che fa, che agisce) e in questo modo, rendere l'America un posto migliore. In effetti, il ragionamento non fa una grinza...
Deficienza allo stato puro (1) |
Deficienza allo stato puro (2) |
- Quasi tutti vorrebbero un aspetto migliore, ma non tutti sono disposti a fare il necessario per ottenerlo. I miei eroi sono gente che si è fatta da sé: Rocky, Scarface, tutti i ragazzi del Padrino sono partiti che non avevano niente e hanno raggiunto la perfezione.
- Dimostri quanto vali se sai migliorare te stesso. Questo è il sogno americano. non ho nessuna stima per la gente che sperpera i propri doni, è disgustoso, è peggio che disgustoso, è antipatriottico.
- Tutto quello che volevo dalla vita era quello che avevano tutti gli altri, non di più. Ma non di meno a cui ero abituato. Beh, ce l'ho messa tutta, mi spiego? E per un po' è stato come me lo ero immaginato: ero uno di voi, ed era bello. Finalmente la gente mi vedeva come mi vedevo io, e non puoi chiedere più di questo. Ma forse io l'ho fatto... Forse alla fine io non volevo più "essere uguale a...", volevo "essere meglio di...". E quella è una ricetta per il disastro. Questo però non significa che bisogna arrendersi. Ti riposi, ti riprendi, e torni sulla panca. La vita mi darà un'altra possibilità, e io spaccherò. Perché il mio nome è Daniel Lugo, e credo nel fitness.
Da queste parole è facile comprendere la lucida follia di Lugo. La chiave di lettura del semplice messaggio di Pain & Gain sta tutta nel contrasto tra il credo del pazzoide e l'inevitabile disastroso risultato finale delle sue imprese criminose. Non c'è niente di male nel credere in un posto migliore, ma c'è qualcosa di marcio nel convincersi che la sua realizzazione sia così facilmente attuabile. In modo molto didascalico, Michael Bay ci mette in guarda dagli eccessi che la società americana offre in nome del suo Sogno, che anzi in questo film viene dissacrato e sotterrato da un ammasso di steroidi e deficienza. La dissacrazione è quasi sorprendente: non posso fare a meno di ripensare ai discorsi patriottici e al Credo a Stelle e Strisce che il regista ha infilato in quasi tutti i suoi film e messo in bocca nel personaggio del Presidentissimo: The Rock, Armageddon e Pearl Harbor su tutti. La sorpresa sta proprio nel fatto che ci voleva un Pain & Gain per vedere il regista prendere in giro in modo palese le tematiche che così a lungo ha pompato nei suoi film precedenti.
Yo bro! |
KA-BOOM! Eccola! *_* |
Il Pagellone!
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Così è deciso!
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Trama: | 6,5 La sceneggiatura presenta delle storture qua e là, si gioca tanto con l'attinenza (falsa) con la realtà, ma alla fine tutto funziona come dovrebbe senza grossi sussulti. |
Musiche: | 6,5 Le musiche affidate a Steve Jablonski (Transformers, The Island, Pearl Harbor) sono adatte allo scopo. Non una colonna sonora memorabile, ma certamente nemmeno da buttare via. |
Regia: | 8 Dite quello che volete. Michal Bay sa benissimo come si fa un film. E lui lo fa anche stra-bene. L'aspetto visivo è sempre magnifico grazie all'uso dei colori saturi, la qualità delle immagini è ottima e per una volta è tutto molto chiaro e limpido. Il suo stile non sempre rispetta il Manuale del Perfetto Regista, ma in fondo è il risultato quello che conta. Qui è eccellente, punto. |
Ritmo: | 8 Non frenetico, ma dal momento in cui la gang inizia i suoi colpi, il film non si ferma più e conclude la sua folle corsa solo ai titoli di coda. |
Violenza: | 7 Pain & Gain è molto più violento di quello che una black comedy lascia supporre. La qual cosa è sicuramente per me un aspetto da premiare. In ogni caso, i protagonisti si prodigano in torture volontarie e, soprattutto, involontarie: dita mozzate, laghi di sangue e cadaveri di cui sbarazzarsi: ce n'è per tutti i gusti. |
Humour: | 7 Intendiamoci, non è un film comico. Ma la deficienza della banda fa scattare più di una cinica risata. |
XXX: | 5 Se si fa un film patinato, anche l'occhio vuole la sua parte. Non c'è il vuoto assoluto, in più compare qualche scena ammiccante. |
Voto Globale: | 7,5 Pain & Gain è un film decisamente riuscito, ma lontano dal Credo di Michael Bay che, invece, si è divertito a sovvertire alcune delle sue regole con cui ha infarcito la stragrande maggioranza dei sui film. Atipico e allo stesso tempo promosso, assolutamente. Qualche esplosione in più e gli davo otto, sulla fiducia. |
Anche un 7.. hanno trattato argomenti pesanti con ironia forse troppa..
RispondiEliminaAvrebbero dovuto sottolineare un po' di più l'aspetto drammatico/macabro togliendo un po' di scene demenziali che stemperano (forse troppo) la tremenda realtà dei fatti. La realtà è c'è non da ridere, sono dei pazzi criminali che fanno cose disumane
RispondiEliminaSPOILER -
Il primo omicidio sembra quasi comico, ma immediatamente dopo, l'atmosfera si fa cupa, e molto pesante. Potente la scena di Johnson che disperato chiude gli occhi e si tappa le orecchie davanti ai suoi amici che fanno a pezzi i cadaveri con delle motoseghe. Il dramma si alterna alla stupidità comica dei protagonisti molto spesso...e fa uno strano effetto.
FINE SPOILER
Capisco che Bay volesse un film dinamico, ma è troppo troppo incoerente.
Merita molto il finale, comunque. La tenacia e l'ottimismo di Lugo sono quasi commuoventi, mi ha colpito molto, anche grazie alla magnifica soundtrack.
7
Sarebbe potuto essere un 8,5 con così tanto potenziale. Peccato.