martedì 9 aprile 2013

A caccia di licantropi (2010) | Recensione

A caccia di licantropi
Voto Imdb: 4,3
Titolo Originale:Red: Werewolf Hunter
Anno:2010
Genere:Horror / Fantasy
Nazione:Stati Uniti / Canada
Regista:Sheldon Wilson
Cast:Felicia Day, Kavan Smith, Stephen McHattie


Ok amici, partiamo da questo screenshot. Perdonate la scarsa qualità dell'immagine, vi assicuro che l'ho fatta proprio io scattando una foto al televisore con il cellulare. I potentissimi mezzi a mia disposizione non mi hanno permesso nulla di meglio, perciò accontentatevi. Potevo tranquillamente dire che la scelta era deliberata, giusto per scendere al livello (infimo basso) di questo film, ma così non è: apprezzate la mia onestà intellettuale!
Bando alle ciance. Dicevo. Vi giuro che questo è il cartello italiano del film, nonché il titolo nostrano di Red: Werewolf Hunter. Sì, vi vedo con lo sguardo un po' perplesso e sono senz'altro d'accordo con voi: avete mai visto scritto "lican tropi"? No, vero? Ripetiamo tutti insieme: "Da oggi ho scoperto una cosa nuova! Non si scrive Licantropi ma Lican tropi!" Orco giuda, non si finisce mai di imparare. E, no, l'ìdea che al grafico sia scappata una barra spaziatrice di troppo e che nessuno se ne sia accorto fino alla trasmissione su Sky, non mi è passata neanche per l'anticamera del cervello.

Il cast in tutto il suo fulgore. La cosa più riuscita di tutto il film (la foto, intendo)
Di cosa parla "A caccia di lican tropi"? Il titolo quasi allegro tutto sommato mantiene le promesse (tranne l'allegria, quella proprio manca. Per tanti motivi, poi vedremo). Virginia Sullivan soprannominata "Red" (ma non perché ha i capelli rossi, quelli dell'attrice Felicia Day) ha un fidanzato e finalmente ritiene che lui sia Quello Giusto. Decide di portarlo dalla nonna e dai fratelli per fare le presentazioni ufficiali di rito. E affinché diventi "uno della famiglia", con tutto quello che ne consegue. Ma facciamo un passo indietro: il film in realtà ha un prologo fantasy che riprende la fiaba di Cappuccetto Rosso: si vede una casetta nel bosco, una allegra nonnina e una bimba (Cappuccetto Rosso, giustappunto). Cambio di inquadratura, compare un bruttissimo lupo mannaro (fatto in orrenda CGI) che sfonda la porta, ingaggia una frenetica (!) lotta con la nonna la quale, prima di morire senza un occhio e mezza sventrata, uccide la bestia con una lama d'argento (d'altronde, le lame d'argento abbondano nelle casette sperdute nei boschi). Cari amici lettori, voi che siete così astuti e intelligenti, a questo punto avrete già fatto 2+2: Virginia, guarda un po', è una discendente di Cappuccetto Rosso, e la sua famiglia ha mantenuto per secoli e secoli un terribile segreto: i lupi mannari esistono davvero, e i Sullivan sono i cacciatori di lican tropi, i loro acerrimi nemici naturali. Ora avrete anche capito perché la primogenita prende il nomignolo di Red ("Rosso"). Fico vero? Ma manco per idea! Niente suspense (anche perché avrete già sbirciato i voti in fondo alla pagina), vi anticipo brutalmente che questo film è una verammerda, di quelle agghiaccianti e brutte brutte brutte. Vi basti sapere che è una produzione americano-canadese a budget ultra-low per il canale via cavo SyFy. Sì, il canale che trasmette quelle sublimi porcate della Asylum, fra le tante. Vi sciorino un po' di informazioni giusto per delineare il mesto quadro generale di questa produzione. Tutto, a partire dalla locandina oscena, fa pensare ad un film estremamente povero di mezzi e di idee. Poi il cartello italiano fa addirittura pensare ad un film di inizio anni '80, mentre in realtà è del 2010.
Cosa non funziona in questo film, dunque?

1) La sceneggiatura.
Regista: "Voglio un'espressione da:
Voi nascondete un segreto!"
I buchi, le ingenuità e le inesattezze sono qualcosa di veramente formidabile. Permettetemi di proseguire nella narrazione, giusto per darvi un'idea. Nathan, il fidanzato di Virginia (anzi, Red), mentre gironzola per la megavillona di nonna Sullivan, s'imbatte in un vecchietto che muore davanti ai suoi occhi, dilaniato e grondante di sangue. Per poi ridursi in cenere. Arriva il poliziotto di questo paesino, e si scopre che è uno dei due fratelli di Virginia (i casi della vita). Nathan, con il suo sottile intuito da faina, si rende conto che qualcosa non va. Virginia, il fratello poliziotto e il fratello scemo che parla troppo in realtà nascondono qualcosa. Per non parlare della nonna! Per metabolizzare il trauma appena avuto, l'eroe decide di vagare senza meta nei boschi della contea (!!!). L'incontro col vecchietto, a giudicare dalla luce, è avvenuto intorno a mezzogiorno. Mentre però Nathan vaga inebetito per il bosco, è notte fonda. Misteri della sceneggiatura. Ovviamente qualcosa va storto: compare dal nulla il Vero Cattivo del film (lo si capisce alla prima inquadratura), che si trasforma in lupo mannaro e morde Nathan, che sviene. La sapete la storia dei lupi mannari, no? Chi viene morso diventa come loro. Virginia si rende conto che da un'inquadratura all'altra si è fatta notte fonda e dice: "Inizio a preoccuparmi per Nathan". Ah, beh. Lo trova, cerca di capire se è stato morso, decide di no (!!!) e lo porta a casa dove svela il terribile segreto. Il dialogo più o meno è così:
Virginia: - Noi siamo cacciatori di vampiri. -
Nathan: - Ma dai? L'avevo intuito. Ma ti amo lo stesso, eh. -
Il fratello poliziotto: - E' stato morso? Eh? Eh? - [Sguardo duro e allucinato, pronto a menare le mani]
Virginia: - No, non è stato morso! - [Poi, rivolta a Nathan] - Perché se sei stato morso, devo ucciderti. -
Goccia di sudore sulla fronte di Nathan, che chiede: - C'è un modo per capire se uno può diventare lupo mannaro? -
Il fratello scemo: - Certo, basta aspettare la luna piena! -
Il fratello poliziotto: - Oppure sparando questa freccia argentata alla persona sospetta: se è infetto, ha un principio di trasformazione! -

E sapete cosa fa il fratello poliziotto? Sapete che fa?!
SPARA AL FRATELLO SCEMO!
Così, tanto per fare una scena comica. Sparare a Nathan no, vero? Siete imbecilli o cosa? E voi, sceneggiatori di questa immondizia immane, ci state per caso prendendo per il culo?

Tutto questo nel primo quarto d'ora di film, eh. Il resto è un andirivieni di scene di combattimento con lupi mannari, primi piani del volto dell'attrice Felicia Day, scene tediose riempitive, flashback della nonna che pure lei ha un segreto nel segreto (tranquilli, quella vecchia baldracca muore), scene alternate Buoni / Rituale dei Cattivi con un montaggio frenetico quasi videoclipparo che però non fa che aumentare l'irritazione dello spettatore.
Fino all'ovvio tragico finale. Tragico non per quello che succede (che non vi racconto per non spoilerare), quanto perché... il film s'interrompe. Neanche uno stacco! Inquadratura sui personaggi, ululato, titoli di coda. In un microsecondo. Ma che merda! Scusate lo sfogo.

2) La recitazione
Fratello psicotico.
Innanzitutto il cast è davvero pietoso. Non voglio sindacare sul fatto che io sono Vittima del Bello, e che quindi se un cast è fatto di attori brutti, io mi imbruttisco a mia volta. No. Gli attori sono proprio dei cani, tutti quanti. Il doppiaggio italiano è mediamente buono (strano), ma la recitazione è una cosa assolutamente a livelli di Asilo Mariuccia. Qualcuno probabilmente mi insulterà, soprattutto i fan di Felicia Day. I più nerd simpatizzano per lei, nota a sua volta per essere una nerd gamer, e per i suoi ruoli nelle serie Buffy l'ammazzavampiri, Dollhouse e Dr Horrible's Sing-Along Blog di Joss Whedon, e in Eureka (tutti telefilm che io apprezzo). Ma io proprio non ce la faccio. Qui mi sembra proprio una Cagna Maledetta (cit. Boris).

3) Le musiche
Una sorta di electro-synth-pop-non-so cosa. Il problema è che le musiche sono messe a cazzo fra e durante le scene. Non c'è un minimo di coerenza musicale! Una cosa veramente raccapricciante. Nemmeno i telefilm di Playboy arrivano a questi livelli così profondamente terribili.

4) Effetti speciali e make-up
Bocciatura su tutta la linea, d'altronde con un budget così ridicolo era impossibile fare qualcosa di buono. Sul serio.

Bel lupacchiotto!

Il massimo dello splatter (stendiamo un pietoso velo)

Ma c'è qualcosa che si salva?
Una delle poche scene concitate.
Sì. La regia. In mezzo a tutto questo decadente squallore, il regista cerca di risollevare (INVANO, lo specifico a lettere cubitali) le sorti di un film nato e finito male. Peccato! Molte inquadrature sono ben studiate, alcune sequenze filano via lisce, e vengono anche usati tutti i trucchi del mestiere per cercare di mascherare la qualità davvero pedestre della CGI applicata ai lupi mannari. Ignoro i lavori precedenti di Sheldon Wilson, ma sicuramente un vero appassionato di film horror si ricorderà di Shallow Ground - Misteri sepolti (2004), Screamers 2 - L'evoluzione (2009) e Kaw - L'attacco dei Corvi imperiali (2007).
Mi incuriuosisce fra i suoi titoli "Snowmageddon", ha un no so che di sinistro e geniale allo stesso tempo. Penso che il giorno in cui vorrò farmi del male, opterò per questo filmone (3,8 di media su Imdb: finesse!)

Conclusioni.
Domanda: E' un film che consiglieresti a qualcuno?
Risposta: State scherzando, vero? EVITATELO come la peste!

A caccia di lican tropi è migliore o peggiore di Robotropolis?
Lo ammetto. Sono molto in difficoltà. Dentro di me vorrei che il primato di Robotropolis continui, e questa volta devo dire che la sfanga solo per un'inezia. A caccia di lican tropi non è peggiore di Robotropolis proprio per merito del regista, che ha cercato di dare dignità ad un prodotto di categoria subumana.

Appendice alla recensione.
Sono riuscito a parlare di lican tropi senza tirare fuori Twilight. Mi do due pacche sulla spalla da solo, auto-compiaciuto di questa cosa. Grazie, grazie!

Il Pagellone!
Così è deciso!
Trama: 3
Storia trita e ritrita sui lican tropi. Con l'aggiunta di Cappuccetto Rosso. Magari potevano pensare fosse un colpo di genio. Ma lasciamo stare...
Musiche: 4
Come ho già scritto nel corpo della recensione, la colonna sonora è proprio studiata male. Musiche inadatte e scelte con scarso tempismo, al punto che non accompagnano minimamente quello che si vede a schermo.

Regia: 5,5
Quasi sufficiente. Il regista si è sforzato a dare un senso a questa produzione ridicola, purtroppo senza riuscirci. Apprezzo il tentativo, ma non si può prescindere dal risultato.
Ritmo: 5
In film come questi, se non ce la fai a confezionare una buona storia, il ritmo deve essere TUTTO. Sì, è una mia legge (opinabile). Non ci siamo, il film parte bene ma a metà si perde nei meandri di una sceneggiatura inesistente.
Violenza: 5,5
Va detto. La produzione ha cercato di alzare un pochino l'asticella dello splatter, ed effettivamente c'è qualche tentativo di inserire scene forti. Peccato che il make-up è davvero povero, al punto che i manichini sono troppo evidenti. (!)
Humour: 4
Hanno messo una scena comica nell'unico punto in cui NON DOVEVANO (leggere la recensione). Detto questo, detto tutto.
XXX: 0
(brividi di raccapriccio)
Voto Globale: 3,5
A caccia di lican tropi / Red: Werewolf Hunter è una schifezza di proporzioni titaniche. Non si salva praticamente nulla. E non riesce nemmeno ad entrare nel Nirvana delle Cagate Micidiali, è veramente troppo brutto.

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