The Tournament | ||
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Voto Imdb: 6,1 | ||
Titolo Originale: | The Tournament | |
Anno: | 2009 | |
Genere: | Azione | |
Nazione: | Gran Bretagna | |
Regista: | Scott Mann | |
Cast: | Ving Rhames, Kelly Hu, Robert Carlyle, Ian Somerhalder, Liam Cunningham |
Questo. Dall'inizio alla fine. |
I casi curiosi della vita. Quella sera avevo proprio voglia di una commedia italiana. Ho iniziato con La mossa del pinguino perché mi ispirava parecchio il fatto che parlasse del curling (!) e l'ho stoppato dopo cinque minuti cinque perché non capivo mezza parola di dialogo. Mi sono incazzato come l'Automobilista Incazzato di Gioele Dix e ho deciso di spararmi il primo film action che mi capitasse a tiro dallo Sky On Demand, la mia vera croce e delizia. Ecco quindi che dal nulla spunta fuori The Tournament, film di cui non sapevo una beneamata cippa ma che ho scoperto essere una piccola gemma del cinema inglese indipendente: girato nel 2007, uscito nel 2009, 8 milioni di dollari di budget (due volte e mezzo lo stanziamento iniziale), incassi miserrimi (450.000 dollari scarsi), distribuzione italiana inesistente al cinema e solo in home video nel 2015. Le premesse per trovarsi di fronte ad una cacatona micidiale c'erano tutte, ma... attenzione! Così non è stato! Questo è un film che i fan dell'action dovrebbero provare a guardare almeno una volta. A La Moglie, che l'ha guardato con un occhio sì ed un occhio no mentre sonnecchiava, il film non è minimamente piaciuto, e questo è ovviamente un indizio estremamente positivo.
Lai Lai Zhen (Kelly Hu), la vera protagonista del film. |
- Ne deve sopravvivere solo uno;
- Il tempo limite è di 24 ore, scadute le quali se ci sarà più di un sopravvissuto, questi moriranno tutti e verrà nominato vincitore quello che in quel momento è in testa;
- Non devono essere coinvolti i civili... ma se ci sono danni collaterali, pazienza;
- Per il resto, libertà assoluta: ciascuno userà armi e abilità speciali come meglio crede.
Il nababbo texano non manca mai in questi film... |
- Joshua Harlow (Ving Rhames): vincitore della precedente edizione di sette anni prima, dato per favorito assoluto (2:1) e ritornato in pista per vendetta; sua moglie è stata uccisa e l'assassino è fra i 30 partecipanti.
- Lai Lai Zhen (Kelly Hu): assassina cinese creduta morta dai genitori; abilissima nelle arti marziali (come tutti i cinesi, lo sanno anche i sassi) e letale come pochi. Viene data a 10:1. Ed è la vera protagonista del film.
- Miles Slade (Ian Somerhalder): Texano orribilmente sadico che indossa sempre un lungo soprabito bianco e usa il taglia sigari per mozzare le dita delle sue vittime. Una scheggia impazzita che non si fa problemi ad uccidere civili e partecipanti, perché per lui quello che conta è uccidere. Parte con una quotazione 25:1 perché mentalmente instabile, ma le sue quotazioni schizzano in alto quasi subito.
- Anton Bogart (Sebastien Foucan): francese asso del parkour (se sei francese e di colore, la tua strada e il tuo destino è il parkour, sappiatelo), mente geniale e bastardissimo nel trarre vantaggio dalle situazioni ambientali. Un super-favorito: 9:1. Quasi senza volerlo, è l'ago della bilancia della competizione (qualche riga più avanti capirete il perché).
- Yuri Petrov (Scott Adkins): montagna russa esperto di arti marziali e artiglieria pesante. Uno dei favoriti (parte con un 12:1) perché è una vera e propria macchina da guerra.
- Padre Joseph MacAvoy (Robert Carlyle): un prete inglese. Sì, avete letto bene. Ubriacone marcissimo. Outsider del Torneo, dato 500:1.
Il prete (Robert Carlyle nella sua solita espressione) |
Il Texano pazzo |
- ViUlenza
- Ritmo
- Curiosità
- Il cast
Il malvagio organizzatore (Liam Cunningham) |
L'asso del parkour |
In conclusione, The Tournament mi è piaciuto. Film solido, certamente non perfetto a causa di trama e scarsa originalità, ma godibile durante la visione... ovviamente, sempre a patto che vi piacciano film dove si sparacchia senza un perché ma solo per il gusto di farlo. Il resto delle considerazioni sono nel pagellone finale, ma il responso finale è senza dubbio positivo.
Scott Adkins |
Il Pagellone! | |||
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Così è deciso! | |||
Trama: | 5
Lo spunto iniziale è davvero fichissimo, ma poi ti rendi conto che è tutto tranne che originale. La trama funziona, le parti parlate un po' meno, ma va bene lo stesso.
| Musiche: | 6
Non mi sono accorto delle musiche, può essere una cosa sia positiva che negativa. Nel dubbio, do un sei politico e bon. Gli effetti sonori degli spari mi sembrano ben fatti, ma non saprei dire quanto fossero realistici o se fossero correttamente abbinati alle armi usate...
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Regia: | 7,5
Per essere il film di un esordiente, direi che ci siamo! Ottima la regia, ben concepite le inquadrature, buona la fotografia. Bene così.
| Ritmo: | 8
Impensabile un film di spara-spara che non abbia ritmo. Per fortuna, non è questo il caso. Il film è bello teso, le scene dei combattimenti per quanto scollegate l'una dall'altra hanno un loro senso e un giusto bilanciamento fra action e pausa di respiro.
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Violenza: | 8
Più violento di quello che si potrebbe immaginare leggendo la trama "istituzionale" e guardando la produzione. Niente splatter, ma esplosioni, decapitazioni, smembramenti e fontane di sangue abbondano. Quello che volevamo!
| Humour: | 5,5
Il film è serio, pure troppo. Certo, la scena del prete che confessa Kelly Hu stando seduto sul cesso in preda al lassativo è da applausi nel suo assoluto non sense (a patto che non disturbi la vostra sensibilità religiosa...), purtroppo non basta. Ci fosse stata qualche cazzatona in più, il film sarebbe pure stato (quasi) promosso da La Moglie... OK, ho detto una bestialità.
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XXX: | 6
Scena in uno strip-club. Yeah! Con 9 concorrenti che si sparacchiano mentre le ballerine si dimenano. Yeah! Molto pacchiano e trash, un tocco british oserei dire.
| Voto Globale: | 7
Il film mi è piaciuto e anche parecchio; i colpi di scena sono abbastanza prevedibili e la trama sa troppo di già visto; ma quello che si vede sullo schermo è più che sufficiente per una serata estiva a base di birra e pop-corn. Promosso: con più trama e più cazzatone, sarebbe diventato un instant-cult.
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Ed ecco gli appunti del Neurone Numero 4: Kelly Hu!
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