Quello che gli altri non vedono
Recensioni di film d'azione, splatter, thriller, horror, fantascienza, orientali... film per pochi, un po' fuori dal mainstream, ma che potrebbero meritare un'occhiata. Forse...
giovedì 21 aprile 2022
[Speciale] [Extra] Gian Piero Aschieri - Ti ricordi chi eravamo? | Romanzo (2022)
giovedì 16 dicembre 2021
Il giorno sbagliato - Unhinged (2020) | Recensione
Il giorno sbagliato - Unhinged | ||
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Voto Imdb: 6,00 | ||
Titolo Originale: | Unhinged | |
Anno: | 2020 | |
Genere: | Thriller | |
Nazione: | Stati Uniti | |
Regista: | Derrick Borte | |
Cast: | Russell Crowe, Caren Pistorius, Gabriel Bateman |
No, ma facciamo esplodere una casa, cosa sarà mai? |
La protagonista col bimbominkia |
- il personaggio di Rachel è particolarmente odioso e insignificante, tanto che risulta impossibile immedesimarsi e prenderne le difese. Che ce la faccia o non ce la faccia, alla fine mi è diventato del tutto irrilevante. Posso capire che abbiano voluto rappresentarla come “una di noi”, con mille problemi irrisolti, ma è nelle scelte che fa che crolla ogni empatia nei suoi confronti. Vedi punto successivo.
- la credibilità degli eventi narrati è prossima allo zero. Rachel compie una serie impressionante di decisioni sbagliate che rendono la sospensione dell’incredulità davvero difficile da digerire. Per non parlare della sequela inenarrabile di cazzatone assolutamente poco plausibili infilate a forza come quando cerchi di chiudere il trolley prima di salire su un volo Ryanair. O mentre cerchi di chiudere questa cappelliera:
Cucù, il cellulare dov'è? |
"Scusi ho una domanda, può rispondere?" |
Il Pagellone! | |||
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Così è deciso! | |||
Trama: | 4 Come spiegato nella recensione, la
sceneggiatura è il vero punto debole del film. Lo spunto iniziale era
decisamente interessante, ma lo sviluppo successivo lo ha mestamente
affossato. |
Musiche: | 6 La colonna sonora non ha nulla di
memorabile. MA! Segnalo una cover di “Don’t fear the Reaper” eseguita
dai Keep Shelly In Athens, duo indie greco che eccelle nella childwave,
un electropop rallentato spruzzato di effetto nostalgia per gli anni
Ottanta. Di primo acchito mi ha fatto cagarissimo (scusate la spocchia
da boomer) ma nei riascolti successivi l’ho apprezzata. |
Regia: | 6 Il regista Derrick Borte viene
dalla scena indie, di per sé non è nemmeno un male perché alcune scene,
soprattutto quelle più forti, sono ben fatte. L’impressione è che
avrebbe potuto osare di più, invece si è limitato a fare il compitino. La
poca attenzione nel montaggio ha fatto il resto. |
Ritmo: | 7 Se c’è una cosa che non manca nel
film è il ritmo. Pur costellato da cazzatone mirabolanti, la tensione
non scende mai, fino ai titoli di coda. È sicuramente il maggior pregio
di Unhinged. |
Violenza: | 6,5 Certe scene sembrano tratte da uno slasher ma non posso dire altro per non spoilerare troppo. |
Humour: | 0 Totalmente assente. |
XXX: | 0 Nulla da segnalare. |
Voto Globale: | 5 Per me il film è bocciato.
Intendiamoci: la pagnotta la porta a casa dignitosamente, ma il suo
voler essere troppe cose senza mai davvero centrare il punto in ciascuno
di esse è un grosso limite. Se poi aggiungiamo che la sceneggiatura è
davvero pietosa perché inserisce pezzi assurdi e privi di senso in un
contesto serio e con una sua logica interna, ecco, per me l’equilibrio
non regge al punto da lasciarmi un po’ basito, un po’ insoddisfatto…
senza eccellere in nessuno dei casi, ovviamente. |
domenica 21 febbraio 2021
Showgirls (1995) | Recensione
Showgirls | ||
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Voto Imdb: 4,9 | ||
Titolo Originale: | Showgirls | |
Anno: | 1995 | |
Genere: | Drammatico, Erotico | |
Nazione: | Francia, Stati Uniti | |
Regista: | Paul Verhoeven | |
Cast: | Elizabeth Berkley, Gina Gershon, Kyle MacLachlan |
Nessuno ce la fa contro Nomi Malone! (Elizabeth Berkley) |
- del film, floppone al botteghino;
- di Elizabeth Berkley, l’attrice principale;
- della Carolco Pictures, casa di produzione del film;
- il mio fallimento.
Notare come impugna il coltellino... |
Quasi bacio (senza senso) |
Cristal (Gina Gershon) |
Quando dico incazzata... |
- espressione perennemente incazzata di Nomi. E quando non è incazzata, ha sempre la bocca aperta (no doppi sensi, please). E quando non fa nessuna delle due cose, esce di scena sbattendo la porta alle spalle. Sempre.
- Due sottotrame assolutamente inutili e senza senso, quella del poeta rasta di stocazzo che ha scritto un musical ispirandosi a Nomi, lei quasi gliela dà per poi scoprire che suddetto cantautore l’ha fatto con altre tre ragazze; e quella delle unghie fighissime, cioè, qui solo se hai unghie fighissime puoi essere considerata degna di diventare la DEA dello Stardust. Sottotrama ad un certo punto sparita, annegata nell’acqua ragia.
- tette e culi, ma non sono sicuro di averlo rimarcato a dovere.
- Dialoghi scritti con la stessa parte anatomica di cui vediamo esempi in abbondanza, ovvero il culo.
Cristal e Nomi (credo. Non sono fisionomista) |
"Uhm, per me sei un po' zoccola." Così parlò Gina. |
- Nomi e Cristal, sempre loro, dialogano in un ristorante italiano apparentemente di lusso. Tra sguardi inutilmente lussuriosi, ammiccamenti e battute grevi sulle rispettive tette (!), le due iniziano a parlare di… cibo per cani che sarebbe più buono di non so cosa. Il tutto mentre Nomi violenta un barattolo di ketchup, facendogli fare una fine indegna. Ma… ma… il senso di tutto questo?
- Prove di coreografia per il musical allo Stardust. Nomi fa quello che sa fare meglio: dimenarsi in modo disarticolato ma a quanto pare a tutti va bene così. Il top è quando prova un piegamento con mani e gambe appoggiate a terra, in posa stile tarantola, e il coreografo le urla in faccia “SPINGI SPINGI SPINGI SPINGI!”. Solo a me è venuto in mente l’imbarazzante paragone con una sala da parto?
- Nomi a più riprese si vanta del suo nuovo vestito VERACE (battuta resa meglio in originale, in cui storpia clamorosamente il nome in Ver-sa-syiiiie) e se ne sbatte quando la correggono. Ma quanto sei cretina? Ma li ascolti gli altri quando ti rivolgono la parola?
- Nomi e Cristal (si è capito che il tasso di idiozia s’innalza pericolosamente quando le due donne sono in scena insieme?) provano una coreografia insieme. Nuova. MAI VISTA PRIMA NEMMENO IN PROVA. Ma è solo una bieca scusa per farcele vedere nuovamente avvinghiate, peccato non sappiano fare un passo decente. È più sensuale Renato Pozzetto con una rosa in bocca.
Le mirabolanti unghie |
Spingi! Spingi! SPINGI! ("Thrust it!") |
Kyle MacLachlan. Ma quanto è ridicolo il taglio? |
Bayside School (*sospiro*) |
Il pubblico: espressione un po' così. |
Il Pagellone! | |||
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Così è deciso! | |||
Trama: | 2 Insensata, con personaggi completamente sbagliati come caratterizzazione. Sceneggiatura ridicola, dialoghi grotteschi e sopra le righe. |
Musiche: | 7 C’è una bella colonna sonora, non posso negarlo. |
Regia: | 4 I mezzi a disposizione ci sono, ma il regista ha totalmente sbagliato la direzione, rovinando, con i suoi scellerati consigli, l’interpretazione e la carriera della povera Berkley la quale, diciamolo, non è che brillasse di suo per intensità recitativa. Peccato, perché la fotografia è ottima, come il montaggio e la resa visiva generale. |
Ritmo: | 6 Se c’è una cosa che non manca è il ritmo, sia musicale, sia narrativo. Un punto in meno giusto per i troppi dialoghi idioti dove i personaggi si scambiano inutili giochi di sguardi languidi. |
Violenza: | 5 C'è una scena di stupro gratuita nei confronti dell'unico personaggio positivo, che vuole sottolineare come le cose nel mondo reale non vadano mai come si vorrebbe. La domanda è: In questo contesto, era proprio necessario? |
Humour: | 6 Intendiamoci. Il film è serissimo. Ma fa ridere, e pure male, per l'assurdità delle situazioni e dei dialoghi sopra le righe. |
XXX: | 8 Dai, un premio alle tette! Lasciatemi questo punteggione! |
Voto Globale: | (.Y.) Come voto dovrebbe bastare così, ma per le persone serie il voto reale è 3,5. Un film orribile paragonabile giusto ad una vetrina del quartiere a luci rosse di Amsterdam: esibizione ostentata ma senza contenuti. Intendiamoci: dal punto di vista visivo è un bel vedere, ma se ci si deve frantumare le palle per due ore giusto per guardare qualche tetta, meglio rivolgersi ad un mediometraggio Penthouse, giusto per fare un esempio vintage. Ehi! Non guardatemi male, sono stato adolescente pure io! Tornando a bomba sul film: bocciatissimo su tutta la linea, non vale la pena rispolverarlo, datemi retta. Molto meglio gli altri film americani del regista olandese: Robocop, Atto di forza e Starship Troopers (in quest’ultimo sì che funziona bene la satira antimilitarista che gli americani non hanno colto!) |
sabato 6 febbraio 2021
Lavalantula (2015) | Recensione
Lavalantula | ||
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Voto Imdb: 4,5 | ||
Titolo Originale: | Lavalantula | |
Anno: | 2015 | |
Genere: | Horror, Fantascienza, Commedia | |
Nazione: | Stati Uniti | |
Regista: | Mike Mendez | |
Cast: | Steve Guttenberg, Nia Peeples, mezzo cast di Scuola di Polizia |
L'inferno in California. Disegnato col Paint. |
- Steve Guttenberg, che sono certo conoscerete tutti grazie alla serie di film Scuola di Polizia;
- Michael Winslow, Marion Ramsey e Leslie Easterbrook i cui nomi magari non vi dicono niente, ma che una volta visti, riconoscerete immediatamente come tre attori noti proprio per, toh, guarda la coincidenza, Scuola di Polizia.
Leslie Easterbrook |
Marion Ramsey |
Steve Guttenberg e Michael Winslow |
Ian Ziering (che bella maglietta!) e Steve Guttenberg |
Fan service! Notare l'espressione densa di significato. |
Leslie Easterbrook (oggi) |
Winslow & Ramsey (oggi) |
- Colton West e amici raggiungono l’immancabile scienziato pazzo che darà loro l’idea finale per vincere. “Dovrete sconfiggere la regina dei ragni…” [pausa drammatica d’effetto] “... Mammalantula!” Io sono rimasto con la mascella spalancata per il disagio della scena.
- Militari circondati da ragni incazzati: “Ci servono rinforzi!”, “Siamo noi i fottuti rinforzi!”, “Ah.” E muoiono.
- Steve / Colton West ruba un bus di turisti rincoglioniti. Afferra il volante e si sente il rumore della sgommata prima ancora che il mezzo parta.
- Nia / Olivia deve fronteggiare un ragno in casa. Vede una teca di vetro al cui interno c’è una splendida katana. Con una gomitata spacca il vetro e afferra la spada… peccato che la teca fosse palesemente aperta.
- L’effetto del terremoto è dato dalla telecamera che si muove mentre tutta la scenografia (e gli attori) restano immobili.
- Nia / Olivia cambia magicamente vestito nella stessa scena mentre è inseguita dai ragni.
- Scritta che compare durante un finto telegiornale: “Declared Marshall Law” (invece di “Martial Law”)
- Sempre durante i finti telegiornali, i passanti alle spalle sono le stesse comparse che fanno avanti e indietro facendo credere che ci sia più gente.
Sì. Schifezza, come gli effetti speciali. |
- Indiana Jones, citato due volte;
- Pulp Fiction;
- La maledizione della prima luna;
- Sharknado (compare Ian Ziering che incrocia Steve e gli dice: "Vorrei aiutarti ma ho un problema di squali");
- Il Blue Oyster, locale gay più volte citato in Scuola di polizia, viene distrutto dai ragni.
Il Pagellone! | |||
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Così è deciso! | |||
Trama: | 3 Piatta, banale, trita e ritrita, pochi elementi di spicco. |
Musiche: | 5 Non ci ho badato: nulla di memorabile. Ammesso che ci fosse. |
Regia: | 4 Pochi guizzi per quanto sia un film solido, ma ci sono diversi errori e scene fatte male. Non memorabile. |
Ritmo: | 6,5 L'unica cosa che si salva del film. Alcune scene potevano anche essere tagliate, ma non possiamo pretendere chissà cosa. |
Violenza: | 5 Una scena un po' più forte delle altre, ma è lo stesso tipo di violenza di Sharknado: tanto folle da risultare comica. |
Humour: | 5,5 Qualche risatina la strappa. Meglio farsi aiutare da massicce dosi alcooliche. |
XXX: | 1 Solo blando fan service di Nia Peebles ma nulla di memorabile. |
Voto Globale: | 4 Su questo blog, un film per essere memorabile deve sperare di prendere un voto superiore ad 8 e, soprattutto, inferiore a 3,5. Tutto ciò che è nel mezzo è solo dimenticabile, triste, non degno della vostra attenzione. Lavalantula naviga in un enorme mare di mediocrità, evitatelo pure senza soffrire troppo. Aggravante per chi lo guarderà in italiano: doppiaggio davvero fastidioso. |
giovedì 28 gennaio 2021
The VelociPastor (2018) | Recensione
The VelociPastor | ||
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Voto Imdb: 5,1 | ||
Titolo Originale: | The VelociPastor | |
Anno: | 2018 | |
Genere: | Commedia, Horror, Azione | |
Nazione: | Stati Uniti | |
Regista: | Brendan Steere | |
Cast: | Gregory James Cohan, Alyssa Kempinski, Daniel Steere |
Doug, il prete-dinosauro |
I due protagonisti, Carol e Doug. |
- un filmdemmerda
- un film serio e serioso
Potevamo stupirvi con mirabolanti effetti speciali, e invece... |
No, volete che mi dilunghi? Ho già scritto fin troppo.
Posa plastica e stilosa e, alle spalle, ninja cinesi |
Il film funziona, ma solo fino a un certo punto. La trama non è interessante, anche se certe battute (soprattutto quelle irriverenti) fanno pensare ad una scrittura più fine di quel che sembri; ma è pressoché impossibile provare empatia per i personaggi o seguire col cuore in gola le loro vicende. Guardi il film, ogni tanto affiora una risata a denti stretti e hai la certezza che dopo i titoli di coda presto ti dimenticherai di quello che hai appena visto. Un aspetto veramente positivo, però, c'è: la colonna sonora SPACCA DAVVERO, scritto tutto in maiuscolo! Non conoscevo mezza band, ma mi sono ripromesso di recuperare qualcosa della loro produzione, soprattutto dei Math The Band, dei quali nel film c'è la canzone Didn't have the time to think. Da ascoltare, decisamente carina.
Dato che avrete già sbirciato il voto finale e avrete aggrottato le sopracciglia, rispondo immediatamente alla Domanda delle Domande: VelociPastor è migliore o peggiore di Robotropolis? Dai, leggendo la recensione è chiarissimo: è brutto, davvero brutto, fa sghignazzare, ma fa un giro su se stesso per entrare nell'Olimpo delle Cacatone Dichiarate, il girone dedicato ai film nati consapevolmente per far schifo e crogiolarsi in questa consapevolezza. Quindi, sì, VelociPastor è migliore di Robotropolis, ed è costato probabilmente un decimo il che, se vogliamo, lo pone non uno ma due piani più in alto.
Ecco in tutto il suo splendore il costume recuperato su Wish. |
Nota che renderà qualcuno felice, tutti gli altri indifferenti: è stato annunciato un seguito (anzi, due) con lo stesso cast e un budget di uno, massimo due milioni di dollari (ci aggiriamo al livello Asylum, giusto per fare un paragone). Il seguito sarà soltanto ideale, perché sarà ambientato nel 1800 in Australia con, udite, vampiri e vampiresse lesbiche. E il rimando all'inglese Lesbian Vampire Killers è pressoché immediato! Attendiamo fiduciosi (ma non trepidanti)...
Il Pagellone! | |||
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Così è deciso! | |||
Trama: | 5 Ma cosa puoi dire di fronte ad una tale accozzaglia di idiozie e scene scalcagnate? Niente, assolutamente niente. Giusto ad un pazzo poteva venire in mente l'idea di trasformare un prete in un dinosauro. E ad un altro pazzo quella di produrre siffatta idea, aggiungiamo... |
Musiche: | 8 La colonna sonora mi è piaciuta parecchio, scelta di brani azzeccatissima con musiche ben fatte ed orecchiabili. Quasi quasi ora me le vado anche a recuperare per ascoltarmele in macchina... |
Regia: | 6 Sono buono, premio alcune scelte non banali (anche se scopiazzate), più che altro perché realizzate con una povertà di mezzi agghiacciante. È in situazioni come queste che puoi vedere del potenziale, magari per Brendan è ancora presto ma... mai dire mai. |
Ritmo: | 6 Ha dei momenti di stanca (la scena dell'esorcista mi ha un po' annoiato), ma ha il grandissimo pregio di durare solo settanta minuti. Scorre via che è un piacere. |
Violenza: | 4 Media tra quello che avresti voluto vedere (6) e quello che vedi davvero (2). Potenzialmente splatter, il film alla fine si riduce in qualche bicchiere di vernice rossa (neanche secchio) e protesi gommose che fanno solo ridere i polli. Volutamente, certo, ma l'effetto è lo stesso. |
Humour: | 6 Non strappa risate roboanti, ma giusto qualche ghignata a denti stretti. Non si poteva, onestamente, chiedere di più. |
XXX: | 1 Film molto casto, non metto zero solo perché in un punto c'è un Doug visibilmente barzotto. |
Voto Globale: | 3/7 Dal tre al sette. Che cazzo di voto è mai questo, direte? Mi sembra il voto più corretto da dare, un punteggio senza senso per un film senza senso. The VelociRaptor va visto (oddio, "va visto" non è il termine migliore) con lo spirito giusto, quello goliardico in compagnia di amici per farsi mezza risata. Non resterà niente dopo la visione, solo il senso vacuo del "Ho davvero buttato nel cesso settanta minuti della mia vita per guardare questa roba?". Io vi dico solo che alla fine della visione mi sono sentito un uomo diverso, migliore. Quindi, sì, ne è valsa la pena. |